Il governo Usa condanna la persecuzione del regime cinese contro Shen Yun

di Redazione ETI/Peter Svab
11 Febbraio 2025 14:37 Aggiornato: 11 Febbraio 2025 14:37

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha condannato la campagna intimidatoria condotta dal regime cinese contro la compagnia di danza classica cinese di Shen Yun Performing Arts, e chiede vengano prese adeguate misure per garantire la libertà di espressione.

Lo spettacolo di Shen Yun riporta in vita la cultura tradizionale cinese, quasi del tutto cancellata dal comunismo in Cina; Shen Yun rappresenta anche le violazioni dei diritti umani che si verificano oggi in Cina contro il Falun Gong, un gruppo religioso che il regime perseguita ferocemente da 25 anni.

Per aver rappresentato al mondo tutto quello che il Partito comunista cinese vuole annientare, Shen Yun ha subito continui sabotaggi dal Pcc. Il Falun Dafa Information Center ha monitorato oltre 130 casi in cui diplomatici e agenti cinesi legati a Pechino hanno cercato di impedire a Shen Yun di esibirsi. A questo si aggiungono decine di e-mail con minacce di attentati ai teatri, allo stesso Shen Yun e ai parlamentari degli Stati Uniti che sostengono il Falun Gong.

«Noi condanniamo tali atti di intimidazione e sollecitiamo la protezione del diritto alla libera espressione», ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri americano, aggiungendo che gli Stati Uniti «sollecitano il Partito comunista cinese a porre fine alla sua campagna, ormai ventennale, di annientamento del Falun Gong». Il portavoce degli Esteri ha poi confermato che il rapporto annuale sulla libertà religiosa internazionale «documenta incidenti di interferenza contro i praticanti del Falun Gong e Shen Yun Performing Arts in molti Paesi».
Nelle ultime settimane c’è stata una minaccia di bomba in un teatro a Digione, dove la polizia francese ha dovuto setacciare il teatro prima che lo spettacolo potesse andare in scena; una minaccia simile è stata inviata il 3 febbraio a un teatro a Woking, in Inghilterra; un’altra il 18 gennaio a Lodz, in Polonia; a Taiwan il 13 gennaio; e a Berkeley, in California il 10 gennaio. E molteplici minacce di bombe e attentati hanno preso di mira direttamente la sede centrale di Shen Yun, nella parte settentrionale dello stato di New York durante lo stesso periodo di tempo.

Le minacce di violenza diretta arrivano dopo oltre 15 anni di tentativi del Pcc di esercitare pressioni diplomatiche per fermare gli spettacoli di Shen Yun, a volte riuscendoci, come nel caso della Corea del Sud. Come dimostrato da un’inchiesta di Epoch Times (citata nel rapporto del Dipartimento di Stato del 2023 sulla libertà religiosa) su quanto accaduto in Corea, un portavoce dell’ambasciata cinese ha ammesso ufficialmente di aver falsamente detto alla controparte coreana che non fosse legale consentire lo spettacolo di Shen Yun.

Sebbene fino a oggi non si sia materializzata alcuna violenza dalla recente ondata di minacce, le preoccupazioni stanno crescendo a Washington, e non solo: nel Regno Unito, il parlamentare Jim Shannon ha sollevato la questione in un dibattito del 6 febbraio: «Negli ultimi 25 anni, i praticanti del Falun Gong in Cina hanno subito una persecuzione implacabile per mano del Partito comunista cinese», ha affermato Shannon citando i rapporti sui diritti umani che evidenziano milioni di persone che hanno affrontato prigionia, lavori forzati e torture per le loro convinzioni.
I resoconti dei pentiti del regime mostrano che il regime ha intensificato questa campagna a livello globale. Il leader del Pcc Xi Jinping ha ordinato personalmente questo inasprimento alla fine del 2022. Rapporti di altre fonti, tra cui note trapelate da molteplici riunioni interne tra alti funzionari della polizia cinese, lo hanno confermato. Questo, ha detto Shannon, «indica che ora il regime sta intensificando gli sforzi per eliminare il Falun Gong in tutto il mondo usando una rete di spionaggio, social media, disinformazione e maltrattamenti ai praticanti, persino qui, in questo grande Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord».

“L’espansione di questa campagna oltre i confini della Cina è molto preoccupante», ha proseguito Shannon «Questo non è solo un attacco alla libertà religiosa: è un affronto ai valori britannici, alla democrazia e allo Stato di diritto. Il governo indagherà urgentemente e contrasterà l’influenza della repressione transnazionale del Partito comunista cinese all’interno dei nostri confini, compresi gli attacchi al Falun Gong e i tentativi di censurare le esibizioni di Shen Yun?».

Il ministro degli esteri e il cancelliere britannico hanno entrambi visitato la Cina di recente e hanno sollevato questo argomento con le loro controparti.

LA DISINFORMAZIONE

Secondo diversi informatori citati in un rapporto di agosto del Falun Dafa Information Center – organizzazione no-profit che documenta la persecuzione del Pcc – la nuova strategia di Pechino prevede la manipolazione degli influencer dei social media e dei giornali occidentali per diffondere disinformazione e accuse false e diffamatorie, con l’obiettivo di seminare discordia e innescare un’azione delle forze dell’ordine statunitensi contro i praticanti della Falun Dafa.

Il New York Times, ad esempio, negli ultimi sei mesi ha pubblicato almeno dieci articoli in attacco a Shen Yun. Un influencer cinese-americano, che ha dichiarato il Falun Gong suo “nemico”, si è persino vantato sui social media di aver aiutato i giornalisti del Nyt: «Sono stato io a presentare le persone [ex artisti di Shen Yun, ndr] al New York Times, soprattutto per le interviste iniziali. Poi hanno trovato altre persone tramite loro», ha scritto su X dopo la pubblicazione del primo articolo diffamatorio del New York Times su Shen Yun ad agosto.

L’Fbi ha anche identificato l’uomo come «potenzialmente armato e pericoloso» dopo che nel 2023 è stato visto vicino al campus di Shen Yun che si trova Upstate New York. Successivamente è stato arrestato e andrà a giudizio per porto abusivo di arma da fuoco.

Il New York Times ha fatto largo uso delle dichiarazioni rilasciate da alcuni ex artisti “scontenti” di Shen Yun, senza però rivelare che, secondo un recente documento del Falun Dafa Information Center, almeno tre di loro hanno legami con l’Accademia di danza di Pechino. L’Accademia di danza di Pechino, in quanto organizzazione statale cinese, è controllata dal regime comunista cinese. Lo stesso regime che da anni perseguita in tutto il mondo la compagnia di danza classica cinese Shen Yun Performing Arts.

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