L’Ufficio del Controllo Valuta ha revocato una normativa del 2021 che stabiliva dei limiti sulla detenzione massima di fondi in criptovalute delle banche, incluso l’obbligo di controllare che tali attività fossero condotte in modo sicuro. «L’Ucv si aspetta che le banche abbiano gli stessi controlli di sicurezza atti a supportare attività bancarie innovative, esattamente come per le attività tradizionali», ha dichiarato Rodney E. Hood, controllore della valuta ad interim.
«Sarà ridotto l’onere per le banche per attività legate alle criptovalute e verrà garantito che queste attività siano trattate in modo coerente con l’Ucv, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata. Continuerò a lavorare per assicurare che le normative siano efficaci ma non eccessive».
Nel luglio 2020, l’Ufficio aveva dichiarato che le banche potevano fornire servizi bancari a qualsiasi attività legale, incluse le aziende che investono in criptovalute. Nel 2021, tuttavia, l’Ucv aveva stabilito che le banche non potevano intraprendere attività legate alle criptovalute previo avviso dell’Ufficio e con l’approvazione di supervisori responsabili.
Al momento, l’Ufficio non sostiene più alcune normative insieme ad altre due importanti agenzie finanziarie americane, la Federal Reserve e la Federal Deposit Insurance Corp. Nel 2023, queste agenzie avevano dichiarato che le criptovalute sono rischiose per le banche perché i loro prezzi cambiano spesso e questo avrebbe potuto creare problemi. Ora l’Ucv si è “tirato indietro”, suggerendo che non considera più questi rischi così importanti e intende lasciare più libertà alle banche.
Le criptovalute, incluso il bitcoin, possono fungere da investimenti digitali e come metodi di pagamento. Il bitcoin, con una fornitura limitata di 21 milioni di monete digitali, è considerabile una risorsa digitale preziosa, in maniera simile all’oro.
Trump ha sostenuto le criptovalute e ha firmato un ordine esecutivo che istituisce una riserva di bitcoin, cioè una scorta di bitcoin posseduta dal governo. Ha anche spiegato che userà i bitcoin confiscati ai criminali (ad esempio, da trafficanti o hacker) per iniziare questa riserva.