Il Department of Government Efficiency (Doge) guidato da Elon Musk ha individuato un «numero scioccante» di spese del governo federale mai approvate dal Parlamento. Lo ha ha dichiarato la scorsa settimana il presidente della Camera, Mike Johnson.
I repubblicani, ha sottolineato Johnson parlando ai giornalisti lunedì, «sostengono pienamente il lavoro del Doge e quello che sta facendo il presidente. È un programma molto aggressivo, ma è quello promesso agli elettori. Ricordiamoci che [Trump, ndr] sta mantenendo le promesse fatte in campagna elettorale».
«Noi abbiamo intenzione di convertire in legge molte di queste riforme, e quello che hanno scoperto è francamente sconvolgente. Esistono molte spese del governo federale di cui il Congresso non era a conoscenza. Nonostante tutti i nostri sforzi di supervisione, alcune di queste erano state nascoste».
Le dichiarazioni di Johnson contrastano con le accuse mosse da alcuni parlamentari democratici, che sostengono che il Doge stia operando illegalmente proponendo tagli a programmi e agenzie federali già approvati dal Congresso.
«Quello che il Doge e Musk stanno facendo è tagliare e bloccare fondi, ma questo è un compito che spetta al Parlamento, non all’Esecutivo», ha dichiarato il deputato democratico Jared Moskowitz. La deputata democratica Zoe Lofgren ha detto a Cnn che «il congelamento di fondi già stanziati dal Parlamento è incostituzionale e illegale», riferendosi ai tagli proposti dal Doge.
Il Doge è stato istituito con l’obiettivo di individuare ed eliminare sprechi nella spesa pubblica. Tuttavia, la sua azione ha scatenato le critiche dei democratici. Dallo scorso mese, quando il Doge ha avviato le sue attività, i democratici hanno presentato diversi ricorsi contro l’amministrazione Trump. Alcuni giudici federali hanno ordinato la sospensione temporanea del lavoro del Doge, incluso il suo accesso ai dati del Tesoro.
In una delle azioni legali presentate contro l’accesso del Doge ai documenti del Tesoro, diversi procuratori generali democratici hanno denunciato il coinvolgimento di «persone non autorizzate» nell’analisi delle spese federali.
«Il Doge non ha alcuna autorità per accedere a queste informazioni, che ha esplicitamente richiesto per bloccare pagamenti fondamentali da cui dipendono milioni di americani – pagamenti che finanziano sanità, assistenza all’infanzia e altri programmi essenziali», hanno scritto in un ricorso 13 procuratori generali statali.
Musk continua a difendere il lavoro del Doge ribadendo la necessità di una drastica riduzione della spesa pubblica: «Gli elettori hanno chiesto una grande riforma della pubblica amministrazione, e la avranno», ha dichiarato ai giornalisti.
Riconosciuto dalla Casa Bianca come special government employee, Musk ha dichiarato che ridurre le spese governative è «essenziale» e ha paragonato la mastodontica burocrazia federale a un «quarto potere dello Stato non eletto».
Ha inoltre respinto le accuse secondo cui potrebbe sfruttare il Doge per favorire le proprie aziende, come Tesla e SpaceX, che hanno in essere contratti per miliardi di dollari con il governo federale: «È facile verificare se io stia facendo qualcosa per avvantaggiare una delle mie aziende o meno».
Redazione Eti/Jack Phillips