Il Doge ha già tagliato 3 miliardi e mezzo di dollari

di Redazione ETI/Nathan Worcester
12 Febbraio 2025 13:57 Aggiornato: 12 Febbraio 2025 15:17

La Casa Bianca valuta l’impatto finanziario del Doge (Department of Government Efficiency) finora in oltre 3,4 miliardi di dollari, con risparmi sostanziali realizzati attraverso tagli al ministero dell’Istruzione, in buona parte sotto forma di contratti e sovvenzioni per la Dei, ovvero la politica di “diversità, equità e inclusione” imposta da Biden e dai democratici, i cui tagli (e quindi risparmio per le casse pubbliche) finora superano il miliardo di dollari.
Fra le voci di spesa tagliate dal dipartimento di Elon Musk, perfino una borsa di studio Dei da 45 milioni di dollari in Myanmar (già Birmania) e ben 500 mila dollari di abbonamenti annullati alla Testata giornalistica Politico Pro, più vari finanziamenti al New York Times e ad Associated Press.

Gli ultimi numeri, forniti a questo giornale l’11 febbraio, includono 59 milioni di dollari che il personale della Federal Emergency Management Agency (Fema) ha versato per ospitare immigrati clandestini negli hotel di New York. La Casa Bianca ha cercato di recuperare quei soldi. Le cancellazioni di contratti di locazione e i contratti di consulenza annullati si aggiungono al totale dei risparmi miliardari già attuati dal Doge.

In un’apparizione dell’11 febbraio nello Studio Ovale, mentre Trump stava firmando un ordine esecutivo che rafforzava ulteriormente il suo dipartimento, Musk ha difeso il lavoro della sua organizzazione, affermando di mirare a imporre dei «controlli di buon senso» sulla burocrazia federale, aggiungendo: «La gente ha votato per avere una seria riforma della pubblica amministrazione». Il Doge sta subendo una forte opposizione da parte di molti parlamentari e organizzazioni di sinistra, con conseguente aumento dei ricorsi.

Un ricorso sull’accesso dei dipendenti Doge ai dati dei sistemi di pagamento del Tesoro ha portato a un ordine del tribunale del giudice Paul Engelmayer l’8 febbraio, che ha impedito loro temporaneamente di esaminare tali dati richiedendo anche di distruggere quelli che potrebbero aver ottenuto. L’11 febbraio, in risposta a un’opposizione del ministero della Giustizia all’ordine di Engelmayer, la giudice Jeanette Vargas ha confermato il divieto per i dipendenti del Doge chiarendo però che il divieto non impesce al ministro del Tesoro, Scott Bessent, di accedere ai dati del proprio dicastero. Trump ha espresso disappunto per l’ordine del giudice Engelmayer dicendo: «Come può un giudice volerci impedire di scoprire tutte queste frodi e tutta questa incompetenza?».

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