I fatti del giorno in Italia – 10 marzo

di Agenzia Nova
10 Marzo 2025 17:37 Aggiornato: 10 Marzo 2025 17:37

Banca Ifis: via libera Antitrust a operazione concentrazione con illimity Bank

Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria totalitaria avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie di illimity Bank annunciata al mercato in data 8 gennaio 2025, Banca Ifis rende noto che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) ha rilasciato l’autorizzazione all’operazione di concentrazione tra il gruppo di Banca Ifis e il gruppo di illimity, senza imporre alcuna condizione, limitazione e prescrizione. Banca Ifis – riferisce una nota – non ha individuato ulteriori autorizzazioni antitrust necessarie per il completamento dell’offerta.

Industria: Istat, a gennaio prezzi alla produzione +1,6 per cento su mese, +4,4 per cento su anno

A gennaio 2025, i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dell’1,6 per cento su base mensile e del 4,4 per cento su base annua (era +1,1 per cento a dicembre). È quanto emerge dal report dell’Istat sui prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni a gennaio. Sul mercato interno i prezzi crescono del 2,0 per cento rispetto a dicembre 2024 e del 6,0 per cento su base annua (da +1,3 per cento del mese precedente).

Al netto del comparto energetico, i prezzi registrano un aumento congiunturale modesto (+0,2 per cento) e una crescita tendenziale molto più contenuta (+0,8 per cento; era +0,5 per cento a dicembre). Sul mercato estero i prezzi aumentano dello 0,4 per cento su base mensile (+0,4 per cento area euro, +0,3 per cento area non euro) e dell’1,0 per cento su base annua (+0,9 per cento area euro, +1,1 per cento area non euro).

Nel trimestre novembre 2024-gennaio 2025, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria crescono del 2,5 per cento (+3,4 per cento mercato interno, +0,4 per cento mercato estero).

Aerospazio: Sky Perfect Jsat sceglie Thales Alenia Space per realizzare satellite per telecomunicazioni

Il più grande operatore satellitare dell’Asia Sky Perfect Jsat Corporation (Sky Perfect Jsat) e Thales Alenia Space, una joint venture tra Thales (67 per cento) e Leonardo (33 per cento), hanno annunciato la firma di un contratto per la realizzazione del satellite geostazionario per le telecomunicazioni “JSAT-32”. Come si legge in un comunicato, operando nelle bande di frequenza Ku e Ka, JSAT-32 fornirà copertura sul Giappone e i suoi mari circostanti, con nuovi fasci spot aggiunti per applicazioni di mobilità. Jsat-32 fungerà da futuro sostituto dei satelliti Sky Perfect Jsat esistenti che forniscono servizi di comunicazione e distribuzione in Giappone.

In qualità di primo contraente, Thales Alenia Space sarà responsabile della progettazione, della produzione, dei test e della consegna del satellite alla rampa di lancio designata. L’azienda fornirà inoltre il segmento di terra associato. Con una massa di lancio di 3,7 tonnellate, il satellite Jsat-32 sarà realizzato sulla piattaforma Spacebus 4000B2 di Thales Alenia Space, rinomata per la sua robustezza, affidabilità ed efficienza nel time-to-market. Il lancio del satellite è previsto per il 2027 e sarà progettato per avere una durata vita in orbita di oltre 15 anni.

Argentina: Meloni, profondo cordoglio per vittime alluvione

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime il suo profondo cordoglio per le vittime dell’alluvione che ha colpito alcune città dell’Argentina. Lo riferisce una nota di palazzo Chigi. Il governo italiano rinnova il proprio sostegno alle autorità argentine impegnate nei soccorsi e nell’assistenza alla popolazione coinvolta.

Ambiente: Confindustria, Italia tra le economie più sostenibili di G20 e Ue

L’Italia è una delle economie più sostenibili del G20 e dell’Unione europea. Lo riferisce una nota del centro studi di Confindustria. Nel 2023 l’intensità di emissioni dell’economia italiana è stata di 0,12 kg CO2e per dollaro di Pil, quasi un terzo inferiore alla media del G20 (0,32 kg CO2e per dollaro). Nonostante sia la seconda manifattura dell’Unione europea, l’Italia occupa solo il 17mo posto per intensità di emissioni, che nel comparto manifatturiero è calata del 17,1 per cento tra il 2014 e il 2023 e che risulta inferiore del 5,1 per cento rispetto alla media dell’Ue e tra le più basse d’Europa.

Nonostante l’ampia diversificazione dell’industria italiana circa il 71,5 per cento delle emissioni della manifattura italiana proviene da quattro settori principali: minerali non metalliferi (23,8 per cento), derivati del petrolio (19,0 per cento), prodotti chimici (14,9 per cento) e metallurgia (13,8 per cento). Questi settori rappresentano circa il 15 per cento del valore aggiunto manifatturiero. Per quanto riguarda l’adozione delle pratiche circolari, sottolinea il centro studi di Confindustria, esiste «un’Europa a due velocità», dove i paesi, appartenenti alla cosiddetta «vecchia Unione» (Germania, Belgio, Paesi Bassi, Francia, Spagna e Italia) guidano la transizione.

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