I cybercriminali della Corea del Nord hanno rubato quasi 800 milioni di dollari in criptovalute nel 2024, pari ad oltre un terzo di tutti i fondi virtuali sottratti a livello globale lo scorso anno, secondo il rapporto Crypto Crime Report 2025 pubblicato dalla società statunitense di analisi Trm Labs. Gli hacker nordcoreani si sono distinti in particolare per “operazioni ad alto impatto”, con furti quasi cinque volte più ingenti rispetto ad attacchi perpetrati da altri gruppi, secondo il rapporto. Il bottino accumulato dai criminali informatici nordcoreani lo scorso anno è pari a circa il 35 per cento dei fondi virtuali sottratti a livello globale, ammontati lo scorso anno a circa 2,2 miliardi di dollari. Trm Labs ha precisato però che le sue stime potrebbero aumentare nel tempo con l’emergere di nuovi dati relativi al rilevamento, all’attribuzione e alla segnalazione delle transazioni illecite.
Il rapporto di Trm Labs evidenzia inoltre di aver attribuito agli hacker nordcoreani solo i furti che potevano essere loro ricondotti con un livello di “fiducia moderata o superiore”. Una società di analisi blockchain, Chainalysis, ha recentemente attribuito ai cybercriminali nordcoreani furti di criptovalute di importo ancora maggiore, pari addirittura 1,34 miliardi di dollari lo scorso anno. Tale discrepanza è tuttavia in linea con gli anni precedenti, con le stime di Chainalysis generalmente più alte rispetto a quelle di Trm Labs, a causa di differenze nei metodi di analisi e nelle informazioni disponibili.