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Le auto senza conducente sono state messe alla prova su alcune delle strette strade di campagna della Gran Bretagna, testando i loro sistemi su percorsi spesso privi di segnaletica orizzontale e con limiti di velocità fino a circa 96 km/h.
Il progetto di guida autonoma, chiamato evolvAD, punta ad accelerare l’introduzione delle auto a guida autonoma nel Regno Unito, dimostrando che possono affrontare una rete stradale le cui origini risalgono, in alcune parti, all’epoca romana.
«Abbiamo iniziato con la capacità di guidare su autostrade, superstrade e in città. Ma la sfida più recente è far sì che il veicolo possa muoversi su strade di campagna o su strade urbane complesse con traffico bidirezionale», ha dichiarato a Reuters David Moss, responsabile della ricerca e sviluppo di Nissan UK.
«Ci sono quindici telecamere sull’auto, quattro LiDAR a lungo raggio (Light Detection and Ranging) e due LiDAR grandangolari sui lati del veicolo. Tutti questi sensori sono integrati in un sistema di dati che fornisce all’auto una visione a 360 gradi di tutto ciò che la circonda, migliore di quella che la maggior parte degli esseri umani potrebbe mai raggiungere» ha spiegato Brendan Thomas Nugent O’Hare, ingegnere ricercatore nel campo dell’autonomia. Il LiDAR utilizza il laser per creare immagini tridimensionali dell’ambiente circostante e aiutare la navigazione attorno agli ostacoli.