Giulio Terzi: Shen Yun è una realtà di bellezza

di Redazione ETI
1 Febbraio 2025 13:52 Aggiornato: 1 Febbraio 2025 15:05

Il 31 gennaio, Shen Yun Performing Arts ha ricevuto il benvenuto dai senatori italiani. L’invito è stato esteso dal senatore Giulio Terzi di Sant’Agata, presidente della Commissione Affari Ue del Senato ed ex ministro degli Esteri.

Erano presenti al ricevimento anche la senatrice Cinzia Pellegrino, e Matteo Angioli, segretario generale del Global Committee for the Rule of Law e il consigliere comunale Federico Rocca, che ha commentato: «Dopo essersi esibito nelle capitali di tutto il mondo, Shen Yun è finalmente arrivato a Roma. Siamo onorati di accogliervi».

Shen Yun è la principale compagnia di danza classica cinese al mondo; è stata fondata nel 2006 negli Stati Uniti con la missione di far rivivere 5 mila anni di civiltà cinese e mostrare al pubblico com’era la Cina prima del comunismo.
In questa stagione, Shen Yun si è esibita in sei città italiane, per un totale di 28 spettacoli. Ogni esibizione ha registrato il tutto esaurito e uno straordinario successo di pubblico. Durante la stagione 2025, Shen Yun ha in programma quasi 300 spettacoli in totale in tutta Europa, per un pubblico record di 600 mila persone.

PURA BELLEZZA

Il senatore Terzi ha descritto questo come un notevole successo nella diplomazia culturale, commentando «questo è qualcosa di veramente straordinario» riferito al fascino senza eguali della rappresentazione di cultura, umanità, valori, conoscenza storica di Shen Yun. «Voi rappresentate la bellezza, rappresentate la divinità dell’essere umano e la danza è la perfetta espressione di tutto questo», ha poi commentato Terzi, osservando come gli artisti di Shen Yun siano tutti praticanti del Falun Gong, una disciplina spirituale basata sui principi di verità, compassione e tolleranza, che Terzi ha descritto come «un movimento di pace, verità, libertà, un’elevazione del carattere e una ricerca dello spirito interiore, della dimensione interiore dell’essere umano».

Terzi ha inoltre sottolineato l’universale riconoscimento e successo che Shen Yun ha ricevuto in Italia e in altre nazioni libere, esprimendo rammarico per il fatto che il Partito comunista cinese faccia di tutto per ostacolare le esibizioni di Shen Yun nel mondo,  e sottolineando i legami storici che l’Italia  ha con la Cina, risalenti a personaggi come Marco Polo e Matteo Ricci, lo studioso italiano considerato in Cina come il “Saggio Occidentale”.

«Quello che la vostra compagnia ci porta è una realtà di bellezza. Una bellezza che non può essere fermata» ha poi detto Terzi, osservando come i valori di verità, compassione e tolleranza incarnati da Shen Yun siano profondamente radicati anche negli ideali europei, come sancito anche negli attuali trattati europei oltre che nella tradizione storica.

LA CINA CHE NON SI PIEGA AL COMUNISMO

«Da Tokyo a Parigi, nel corso degli anni, Shen Yun ha portato la millenaria cultura tradizionale cinese al mondo attraverso una danza colorata, riscuotendo un grande successo», ha affermato Terzi in un comunicato stampa successivo alla visita. Terzi ha poi descritto la performance come un perfetto esempio di «diplomazia culturale», che usa l’arte e la bellezza come mezzo per condividere i valori universali: «Shen Yun è portatore di un messaggio universale di armonia, rispetto e soprattutto libertà». Ma il senatore ha soprattuto sottolineato come la storia di Shen Yun rappresenti «una Cina che non si è piegata all’appiattimento dell’ideologia comunista», mentre il regime continua i suoi tentativi di cancellare la tradizione: «Shen Yun è anche una storia di coraggio, proprio perché nel corso degli anni ci sono stati molti episodi di intimidazione e boicottaggio, a dimostrazione che il potere del soft power, in questo caso della danza, è un elemento cruciale del dialogo tra i popoli».

I COMMENTI DELLA SENATRICE PELLEGRINO

La senatrice Cinzia Pellegrino, sostenitrice dei diritti umani, ha ricevuto dalla delegazione libri sul prelievo forzato di organi di cui sono vittime i praticanti del Falun Gong in Cina, commentando che l’hanno aiutata a «comprendere e gettare luce sulla gravità delle violazioni di massa commesse dal regime cinese in tutto il mondo». La senatrice si è poi impegnata a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle atrocità del prelievo forzato di organi, sollevando la questione in Senato.

 

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