Giudici Usa ordinano il reintegro di migliaia di dipendenti pubblici licenziati

di Redazione ETI/Zachary Stieber
14 Marzo 2025 14:45 Aggiornato: 14 Marzo 2025 14:45
Il 13 marzo due giudici federali hanno ordinato all’amministrazione Trump di reintegrare migliaia di dipendenti in prova che aveva licenziato in decine fra ministeri e agenzie federali.
Il giudice distrettuale William Alsup ha deciso durante un’udienza in un’aula federale di San Francisco che l’amministrazione deve richiamare i lavoratori, perché l’ufficio per la gestione del personale non ha il potere di ordinare licenziamenti, e ci sono prove che l’ufficio ha diretto in modo improprio la cessazione dei dipendenti più recenti nelle agenzie. Il Pentagono e i ministeri dei Veterani, dell’Agricoltura, dell’Energia, dell’Interno e del Tesoro dovranno reintegrare i lavoratori licenziati intorno al 14 febbraio sulla base delle indicazioni dell’ufficio del personale e del suo direttore ad interim.
Non è chiaro il numero totale di lavoratori reintegrati, ma si parla di almeno di 9.100 unità, secondo le dichiarazioni pubbliche di tre delle agenzie. Un altro giudice in Maryland ha emesso un’ordinanza restrittiva temporanea per bloccare i licenziamenti di massa in 18 ministeri e agenzie federali. Il giudice distrettuale James Bredar in Maryland ha ordinato ai ministeri di reintegrare i dipendenti in prova licenziati entro il 17 marzo. La decisione è arrivata in risposta a una causa intentata da 19 Stati e dal distretto di Columbia, che sostenevano che i licenziamenti di massa da parte di più agenzie federali erano illegali.
L’ordinanza si applica ai ministeri dell’Agricoltura, del Commercio, dell’Istruzione, dell’Energia, della Salute e dei Servizi Umani, della Sicurezza Interna, dell’Edilizia e dello Sviluppo Urbano, dell’Interno, del Lavoro, dei Trasporti, del Tesoro e degli Affari dei Veterani.
Include anche agenzie federali come l’ufficio per la Protezione Finanziaria dei Consumatori, l’agenzia per la Protezione Ambientale, la Corporazione Federale di Assicurazione dei Depositi, l’amministrazione dei Servizi Generali, l’amministrazione delle Piccole Imprese e l’agenzia Usa per lo Sviluppo Internazionale. La Casa Bianca e il ministero della Giustizia non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento.
Si stima che ci siano circa 200 mila lavoratori in prova nelle agenzie federali. Tra questi ci sono dipendenti alle prime armi e lavoratori che hanno ricevuto di recente una promozione. L’ufficio per la gestione del personale è stato in contatto con le agenzie riguardo alla cessazione dei dipendenti in prova. Il 20 gennaio, giorno dell’insediamento del presidente Donald Trump, il direttore ad interim dell’ufficio, Charles Ezell, ha detto che, in generale, i dipendenti più recenti possono essere licenziati senza attivare il loro diritto di appello. Il 14 febbraio lo stesso ufficio ha trasmesso alle agenzie di «separare i dipendenti in prova» non identificati come «essenziali per la missione».

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