«Anche io, come le opposizioni, sono preoccupato per la democrazia del Paese. Per questo mi auguro che qualcuno indaghi sulla vicenda Almasri e sulla Corte di giustizia internazionale. Ci devono spiegare come si fa a considerare il libico con il “bollino blu” fino al 17 gennaio, quindi da vigilare ma non da arrestare, mentre il 18 gennaio il bollino diventa rosso e va arrestato», ha detto il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, a Tagadà su La7.
«Il governo poi, giustamente, lo ha espulso, visto che la magistratura lo ha scarcerato. Il problema è che la Corte di Giustizia non funziona. Il nostro governo deve difendersi, prescindendo da organismi internazionali come la Corte penale che non sono affidabili. Abbiamo, purtroppo, una parte della magistratura che è impegnata nei comizi politici e la procura di Roma che, con Lo Voi, ha messo negli atti giudiziari delle carte riservate dei servizi segreti. Quindi fa bene il governo a rispondere solo al Copasir su Paragon e vicende simili. La legge dello Stato stabilisce che di alcune vicende si debba occupare questo organo parlamentare dove tutte le forze sono rappresentate, esiste un vincolo di riservatezza e, per legge, il presidente è riservato all’opposizione come garanzia di controllo. Quello è il luogo dove andare a discutere di queste vicende», ha ribadito.
Agenzia Nova