Foti: obiettivi Pnrr rispettati, niente lezioni da sinistra

di Agenzia Nova
27 Marzo 2025 10:04 Aggiornato: 27 Marzo 2025 10:04

Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, parla in un’intervista al Tempo del Pnrr. Il nuovo piano Marshall per la ripartenza dell’Europa è una sfida decisiva per il Vecchio Continente: «È un modello che, in via sperimentale, è stato adottato dopo la pandemia, che aveva bloccato tutte le economie europee. Penso che non si debba inquadrare solo sotto il profilo della spesa complessiva, ma si debba valutare il programma di riforme dei singoli Paesi beneficiari di questi fondi. L’Italia – spiega il ministro – ha avuto 72 miliardi di euro a fondo perduto, ma 122 miliardi a debito. I destinatari di questi fondi hanno anche la necessità di adottare delle riforme. La fase che oggi stiamo vivendo prevede il raggiungimento di Target e di Milestone; ogni Stato che ha acceduto al Pnrr deve rendicontare alla Commissione europea e deve dimostrare di avere raggiunto gli obiettivi».

Foti illustra alcuni dei principali risultati ottenuti finora nell’attuazione del Pnrr: «Abbiamo ereditato un Piano che si compone di 270 mila interventi; 164.566 progetti, pari al 60,86 per cento, hanno raggiunto il termine o sono in fase di ultimazione. Il Consiglio di Stato ha ridotto il carico dei ricorsi pendenti del 99 per cento. Inoltre, abbiamo chiuso 56 discariche abusive, sono state realizzate al Sud le ristrutturazioni complete di dieci nuove stazioni ferroviarie».

Non vanno poi dimenticate «le 480 centrali operative territoriali, che hanno concluso la loro attività. Abbiamo realizzato 38 case di comunità e 14 ospedali che sono stati conclusi. Infine, sono state collaudate 2.500 grandi apparecchiature sanitarie».

Non manca una stoccata alla sinistra: «Non dico che siamo i migliori del mondo nell’attuazione del Pnrr, ma vorrei ricordare alla sinistra come la maggioranza degli enti locali siano amministrati da Pd e Cinque Stelle. Dovrebbero avere il buon gusto di evitare, visto che nessuno di noi vuole scendere nell’ambito della polemica, di volerci dare lezioni. Se poi – conclude Foti – vogliono l’elenco, comune per comune, dei ritardi che si stanno sommando, non sarà certo un problema fornirglielo».

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