Ex consulente Fed arrestato con l’accusa di spionaggio per la Cina

di Redazione ETI/Eva Fu
3 Febbraio 2025 12:17 Aggiornato: 3 Febbraio 2025 12:18

Arrestato ex consulente della Federal Reserve con l’accusa di divulgazione di segreti di Stato a favore del regime cinese. John Harold Rogers, 63 anni, consulente finanziario della banca centrale degli Stati Uniti per oltre 11 anni, è accusato di aver collaborato con spie cinesi, che si spacciavano per studenti universitari, per manipolare il mercato americano.

Rogers avrebbe sottratto informazioni riservate, tra cui dati economici, dettagli sui dazi imposti a Pechino e dossier destinati alla Banca Centrale. Avrebbe ottenuto, inoltre, informazioni riservate sul Federal Open Market Committee, un organo composto dai più alti membri della Fed, dal Presidente della Fed di New York e da altri quattro Presidenti di banche federali. Queste informazioni avrebbero permesso alla Cina di conoscere i dettagli dell’economica americana in anticipo, assicurando un vantaggio strategico nella compravendita di titoli di Stato e di altri strumenti finanziari.

Rogers è  accusato di associazione a delinquere finalizzata allo spionaggio economico e false dichiarazioni. Al momento sotto custodia cautelare fino al giorno dell’udienza, fissata per il 4 febbraio, l’ex consulente della Fed rischia fino a 20 anni di reclusione e una multa di 5 milioni di dollari.

Secondo l’accusa, un agente cinese si sarebbe presentato a Rogers nel 2013 come uno studente dell’Università di Finanza ed Economia di Shandong interessato a conoscere meglio la politica economica statunitense. Nel 2018 l’agente cinese, fingendo di lavorare ad un saggio, gli avrebbe poi richiesto informazioni interne della Federal Reserve, incluse questioni legate alla Cina.
Rogers avrebbe risposto con vari dettagli su questioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, sui tassi di cambio e sulle valutazioni di mercato dello yuan cinese. Dal 2022 sarebbero poi stati organizzati una decina di meeting in vari hotel cinesi, i cui temi includevano informazioni sulla politica economica degli Stati Uniti, documenti riservati, previsioni economiche, e persino le variazioni dei tassi d’interesse. L’ex consulente Fed avrebbe sottratto almeno sei documenti segreti per conto del regime cinese. Rogers, che naturalmente resta innocente fino prova contraria, respinge tutte le accuse, nega ogni legame con la Cina e dichiara di non aver mai condiviso informazioni riservate né di aver ricevuto compensi.

«Che serva da lezione a chiunque cerchi di tradire e sfruttare gli Stati Uniti», ha commentato Edward Martin, nominato da Trump Procuratore degli Stati Unuti ad interim per il Distretto di Columbia (l’area amministrativa a statuto speciale della città di Washington). Il vicedirettore dell’Fbi, David Sundberg, ha affermato che la priorità della polizia federale è tutelare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, aggiungendo che «il regime cinese attraverso lo spionaggio economico mira ai segreti di Stato, con l’intento di indebolire gli Stati Uniti e diventare l’unica superpotenza».

 

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