«L’Unione europea ha deciso di escludere le aziende di difesa di Stati Uniti, Regno Unito e Turchia dal nuovo fondo da 150 miliardi di euro per il riarmo». Secondo la proposta presentata dalla Commissione europea, il fondo, destinato ai Paesi membri per l’acquisto di armamenti, sarà accessibile solo alle aziende della difesa dell’Ue o di paesi terzi che abbiano firmato un accordo di cooperazione con il blocco.
Il piano esclude anche i sistemi d’arma avanzati su cui un Paese terzo detenga l’autorità di progettazione, ossia che imponga restrizioni sulla loro costruzione, sull’uso di determinati componenti o sul loro impiego finale. La misura, sostenuta dalla Francia, mira a rafforzare l’industria europea con un approccio «Buy European».
«Abbiamo l’opportunità di rafforzare davvero l’industria europea della difesa», ha dichiarato Kaja Kallas, l’Alta rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Ue, sottolineando che la guerra in Ucraina ha evidenziato la necessità di avere armi senza vincoli imposti da paesi stranieri: «In una crisi, i nostri eserciti devono avere le mani libere».
