Il presidente polacco Andrzej Duda ha esortato gli Usa a trasferire sul territorio polacco le armi nucleari attualmente dislocate in Europa occidentale, per scoraggiare future aggressioni russe. Duda ha rivelato di averne discusso con il tenente generale Keith Kellogg, inviato speciale statunitense per Ucraina e Russia. «I confini della Nato si sono spostati a est nel 1999, quindi 26 anni dopo anche l’infrastruttura dell’alleanza dovrebbe seguirli» ha dichiarato Duda in un’intervista al Financial Times, pubblicata il 13 marzo. «Per me è evidente: non solo è il momento giusto, ma la sicurezza aumenterebbe se quelle armi fossero già qui».
Per Duda è «ovvio» che Trump possa ridispiegare testate nucleari in Polonia. Le sue parole giungono mentre Steve Witkoff, inviato speciale statunitense per il Medio Oriente, si reca in Russia per negoziare con il Cremlino una proposta ucraina di cessate il fuoco temporaneo. «Chiediamo ai russi di aderire al piano» ha annunciato il 12 marzo la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. «Siamo al punto più vicino alla pace in questa guerra, a un passo dal traguardo, e il presidente conta sui russi per chiudere la partita».
LA RUSSIA NON CHIEDE PERMESSO
La Polonia confina con Ucraina e Bielorussia, alleata di Mosca. Nel giugno 2023, 16 mesi dopo l’inizio del conflitto ucraino, Vladimir Putin ha trasferito armi nucleari in Bielorussia, definendole «un elemento di deterrenza» contro chi «punta a una sconfitta strategica». Duda ha sottolineato a The Financial Times: «La Russia non ha esitato un istante a spostare le sue armi nucleari in Bielorussia, senza chiedere permesso a nessuno».
La Polonia aderisce alla Nato dal 1999, seguita nel 2004 da Lituania, Lettonia ed Estonia. Negli ultimi anni questi quattro Paesi spiccano tra i maggiori investitori in difesa dell’alleanza. La clausola di difesa collettiva della Nato, che impegna tutti i membri a proteggere un alleato attaccato, è stata attivata una sola volta, cioé dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 contro gli Usa. Il Centro no-profit per il Controllo delle Armi e la Non Proliferazione riferisce che le armi nucleari Usa si trovano in Belgio, Germania, Italia, Turchia e Paesi Bassi.
Duda guida la Polonia dal 2015, in un ruolo prevalentemente cerimoniale. Il suo mandato, limitato per legge, scadrà ad agosto, dopo le elezioni di maggio. Nel 2022 ha proposto alla precedente amministrazione Usa di ospitare testate nucleari. Candidato del partito conservatore Legge e Giustizia, è in conflitto con la coalizione di centrosinistra del premier Donald Tusk, al potere dopo le parlamentari del 2023. La scorsa settimana Tusk ha apprezzato le parole di Emmanuel Macron, che sembrano offrire un ombrello nucleare francese agli alleati dell’Europa orientale. «Stiamo discutendo seriamente con i francesi della loro idea di un ombrello nucleare europeo» ha confermato Tusk.
DUDA ESCLUDE ARSENALE NUCLEARE
Duda ha scartato l’ipotesi di un arsenale nucleare nazionale: «Servirebbero decenni per svilupparlo. I timori di un ritiro militare Usa dalla Polonia sono infondati: siamo un alleato affidabile e gli Usa hanno interessi strategici qui». Ha poi appoggiato la linea di Trump sul conflitto Russia-Ucraina. «Non è diplomazia morbida, è un gioco duro. Trump non è solo gentile con la Russia: usa strumenti contro di essa, anche se meno vistosi di quelli contro l’Ucraina. Nessuno ha fermato questa guerra finora, diamogli una chance».