Donald Trump apre il Vaso di Pandora del Covid-19

di Jack Phillips/Emiliano Serra
19 Aprile 2025 9:37 Aggiornato: 19 Aprile 2025 15:39

L’amministrazione Trump ha recentemente riportato al centro dell’attenzione un tema che sembrava ormai dimenticato: le origini del Covid-19. La Casa Bianca ha aggiornato il sito ufficiale dedicato alla pandemia, trasformandolo in una piattaforma che indica nel laboratorio Wuhan  come la più probabile fonte del virus. Donald Trump quindi riafferma quello che ha sempre sostenuto fin dal suo primo mandato, e che, per certi versi, “tutti  hanno sempre saputo”.

A confermarlo è stata la portavoce Anna Kelly, che attraverso il social X ha rilanciato il link al sito covid.gov, il quale, sotto la presidenza Biden, offriva soltanto informazioni pratiche su test, vaccini, terapie e i sintomi del cosiddetto long Covid. Il sito accusa (l’ormai pensionato) Anthony Fauci di aver minimizzato l’ipotesi di una fuoriuscita dal laboratorio di Wuhan e di aver avallato ipotesi create a tavolino per screditare questa tesi.

Secondo il sito ufficiale, Wuhan, noto centro di ricerca per studi sulla Sars, ha una storia di pratiche poco sicure e di esperimenti a dir poco controversi di potenziamento genetico (o “guadagno di funzione”), condotti a livelli di biosicurezza inadeguati. A rendere ancora più sospetta la situazione, il fatto che diversi ricercatori del laboratorio si sarebbero ammalati di sintomi simili al Covid già alla fine del 2019, mesi prima dell’identificazione del virus in un mercato della città e poi del “pangolino”.

L’amministrazione Trump punta inoltre il dito contro l’organizzazione statunitense EcoHealth Alliance, accusata di aver avuto un ruolo diretto nel finanziamento di quegli esperimenti proprio nel laboratorio di Wuhan. Una circostanza che ha spinto il ministero della Sanità americano a revocare in seguito i finanziamenti all’organizzazione. Interpellata da The Epoch Times, EcoHealth Alliance ha ribadito la propria posizione, negando qualsiasi coinvolgimento e ribadendo che il Covid-19 ha origine naturale. 

Il sito della Casa Bianca non risparmia nemmeno l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), accusata di aver ceduto alle pressioni del Partito comunista cinese, anteponendo gli interessi politici di Pechino ai propri doveri internazionali. Per questo e per vari altri motivi, Donald Trump ha già ordinato il ritiro degli Stati Uniti dall’Oms e interrotto ogni negoziato sul trattato pandemico in discussione. L’Oms, che nel 2021 aveva definito «estremamente improbabile» una fuoriuscita dal laboratorio, ha poi ammesso in un rapporto del 2022 che mancano dati chiave per chiarire l’origine della pandemia, mantenendo aperta ogni ipotesi.

LA GESTIONE DELLA PANDEMIA

Sul fronte interno, l’amministrazione Trump critica le misure adottate durante la pandemia, come il distanziamento sociale di due metri, definito «arbitrario», e l’obbligo di mascherine, ritenuto privo di vere basi scientifiche. Le parole di Fauci, che avrebbe ammesso che alcune linee guida «sono semplicemente apparse», vengono usate per dimostrare una gestione quantomeno confusa. I lockdown, in particolare, sono ora accusati dalla Casa Bianca di aver devastato l’economia e la salute dei cittadini, soprattutto dei più giovani.

Il dibattito scientifico, però, resta aperto. Anche i servizi segreti americani, nel corso degli anni, hanno diffuso valutazioni contrastanti, senza raggiungere una posizione univoca sulla questione. A gennaio 2025, la Cia ha annunciato che una recente revisione avrebbe indicato come «più probabile» l’origine da laboratorio, pur mantenendo un «basso livello di certezza» su tale ipotesi. Anthony Fauci, dal canto suo, ha sempre sostenuto di non aver mai soppresso la teoria del laboratorio, definendo «complottismo» solo le sue distorsioni più estreme, come l’idea che lui stesso avrebbe agito sulla Cia per insabbiare la verità. 

È lecito immaginare, quindi, che questa mossa della Casa Bianca, che arriva a soli tre mesi dal ritorno di Donald Trump, sia solo l’inizio della “resa dei conti” sul Covid-19: ci sono ancora molte cose da capire. La “pandemia” ha sconvolto e cambiato per sempre il mondo, ha messo in discussione tutti i valori fondamentali della convivenza civile, e ha dimostrato quanto fragili siano diventate le democrazie occidentali e quanto manipolabili possano essere certe istituzioni internazionali.

Ora tutti guardano in direzione di Washington, per sapere cosa sia veramente successo durante quei tre (orribili) anni. 

 

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