Video: Reuters
La Russia ha bombardato la città ucraina di Odessa, sul Mar Nero, con uno dei suoi più grandi attacchi di droni, nella tarda serata di giovedì 20 marzo, ferendo tre adolescenti e scatenando incendi.
Il presidente ceco Petr Pavel, convinto sostenitore di Kyiv che ha guidato un’iniziativa per procurare oltre un milione di proiettili di artiglieria per lo sforzo bellico dell’Ucraina, si trovava nella città portuale per colloqui con funzionari regionali al momento degli attacchi.
I droni a lungo raggio sono arrivati in città in diverse ondate, danneggiando infrastrutture, case residenziali ed edifici commerciali, e causando numerosi incendi, ha dichiarato il Ministero dell’Interno.
Oleksandr Kovalenko, analista militare, ha detto a Reuters che la Russia ha utilizzato nuove tattiche per l’attacco, facendo scendere i droni da un’altitudine più alta del solito e a velocità elevate per rendere più difficile la difesa aerea ucraina. Secondo l’esperto si è trattato di uno degli attacchi più massicci su Odessa da quando la Russia ha iniziato l’invasione nel febbraio 2022.
