«Prosegue il lavoro e l’impegno del governo per contrastare lo spopolamento e incentivare lo sviluppo delle aree interne che sono il cuore dell’Italia. Mantenerle vive significa preservare la vitalità di tutto il Paese. L’obiettivo è garantire ai giovani il diritto a restare e mettere in condizione gli agricoltori e gli allevatori di continuare ad essere i custodi di territori che vantano produzioni agricole di pregio, con una elevata tipicità».
Lo afferma in una nota il sottosegretario all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Luigi D’Eramo, che ha partecipato in rappresentanza del Masaf alla cabina di regia per lo sviluppo delle aree interne che si è riunita a palazzo Chigi e che ha approvato il Piano strategico nazionale delle aree interne (Psnai). «Grazie alla collaborazione operativa e costruttiva fra le diverse politiche e i diversi assi di intervento», afferma il sottosegretario, «si creano le condizioni per favorire la crescita di questi territori e dando maggiore rilevanza al ruolo del Piano strategico della Pac si rafforza l’azione della Snai».
«Il settore primario», ha aggiunto D’Eramo, «gioca un ruolo determinante come motore di sviluppo delle aree interne e di montagna dove operano 310 mila imprese agricole che rappresentano circa il 47 per cento del totale nazionale. Puntiamo a definire una specifica Strategia nazionale agricola. Anche alla luce dei risultati dello studio avviato dal Masaf in collaborazione con Unioncamere, che arriveranno entro fine 2025», ha concluso D’Eramo, «l’obiettivo è un documento programmatico che contribuisca a ridefinire gli strumenti più efficaci per programmare politiche di intervento a supporto delle attività produttive e delle comunità locali».