DeepSeek bandito dai Servizi Finanziari della Florida

di Redazione ETI/ T.J. Muscaro
22 Febbraio 2025 16:14 Aggiornato: 22 Febbraio 2025 21:48

Deepseek è stata messa al bando dal Dipartimento  dei Servizi Finanziari della Florida, sotto ordine del direttore Jimmy Patronis, perché «rappresenta un rischio enorme per la sicurezza nazionale: è progettata per catturare enormi quantità di dati degli utenti e informazioni riservate che Pechino vuole sfruttare».

«L’intelligenza artificiale è la nuova corsa allo spazio e la sua popolarità cresce sempre di più. Non permetterò che i dati sensibili del Dipartimento vengano compromessi da un’app di intelligenza artificiale cinese» ha dichiarato Patronis in un comunicato. «Secondo Trump, DeepSeek è un campanello d’allarme, e ha perfettamente ragione».

In vigore dal 19 febbraio, la normativa vieta l’uso, il download e l’installazione dell’app o l’uso del sito di DeepSeek su qualsiasi dispositivo fornito dal Dipartimento. Secondo la norma «I dipendenti del Dipartimento hanno accesso a varie informazioni riservate, tra cui dati relativi al Tesoro dello Stato e ai registri delle forze dell’ordine. Chiunque acceda alle reti del Dipartimento dai propri dispositivi personali rende questi ultimi potenziali bersagli per entità esterne intenzionate a penetrare i sistemi informatici del Dipartimento». Le violazioni della direttiva possono comportare pesanti sanzioni e il licenziamento, la sospensione, la riduzione dello stipendio o altre misure a discrezione del responsabile dell’agenzia.

Diverse autorità di altri Stati hanno già considerato DeepSeek un rischio per la sicurezza, adottando provvedimenti per escluderlo dai dispositivi governativi. «DeepSeek non è altro che uno strumento del Partito Comunista Cinese, finalizzato a minare il dominio statunitense nel settore dell’intelligenza artificiale e a rubare i dati dei nostri cittadini» ha dichiarato il procuratore generale del Texas, Ken Paxton.

Il Texas, infatti, ha vietato l’uso di intelligenze artificiali e app social di origine cinese su tutti i dispositivi governativi già dal 31 gennaio scorso.

«La sicurezza pubblica ha la massima priorità, e stiamo lavorando duramente per proteggere i cittadini dalle minacce sia interne che straniere» ha affermato la governatrice di New York, Kathy Hochul, annunciando il blocco di DeepSeek sui dispositivi e sulle reti statali. «New York continuerà a combattere le minacce informatiche, garantendo la privacy e la sicurezza dei nostri dati, e la protezione dalla censura sponsorizzata dallo Stato».

La direttiva di Patronis evidenzia come la tecnologia cinese non solo raccolga ingenti quantità di dati personali, inclusi la cronologia di chat, informazioni di accesso e i modelli dei dispositivi utilizzati, ma soprattutto fa parte di una società controllata direttamente dal regime cinese. Secondo un test effettuato da The Epoch Times, l’app si allinea infatti strettamente all’ideologia di Pechino, promuovendo le opinioni in favore del regime e censurando le critiche.

Patronis ha inoltre dichiarato che l’app è stata messa al bando preventivamente nell’interesse del Dipartimento. «L’intelligenza artificiale può essere una risorsa enorme per la comunità, ma può anche diventare un’arma se finisce nelle mani sbagliate. Gli americani devono essere protetti e le aziende statunitensi devono essere in grado di competere con la Cina».

 

 

 

 

 

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