Decreto Pa, Cavandoli (Lega): copriamo buchi frutto di tagli governi sinistra

di Agenzia Nova
22 Aprile 2025 15:28 Aggiornato: 22 Aprile 2025 15:28

Questo decreto «va nella direzione di sanare assunzioni precarie della pubblica amministrazione fatte anche da governi di sinistra, di impegnare risorse per ridurre il precariato e incentivare la formazione dei dipendenti pubblici, di rinnovare le risorse umane superando il gap generazionale e coprendo i buchi del mancato turn over frutto dei tagli dei governi di sinistra e delle regole di Bruxelles. Offriamo la possibilità di inserire giovani apprendisti con profili tecnici, competenze acquisite anche grazie agli Its academy fortemente voluti dalla Lega, e di stabilizzarli, riconoscendo il loro ruolo per rendere più moderna ed efficiente la macchina dello Stato. Con la Lega al governo, ci stiamo occupando di diverse criticità in maniera seria, trovando risorse dove prima c’erano solo tagli. A partire dal Corpo dei Vigili del fuoco, a cui dobbiamo la nostra gratitudine e rispetto. Era urgente intervenire e questo decreto prevede misure per rafforzare il Corpo e favorire nuove assunzioni grazie allo stanziamento di 800 mila euro per il 2025 e il fondo pluriennale da 28 milioni di euro anche ai fini di armonizzare il trattamento economico con i Corpi di Polizia». Lo ha dichiarato la deputata della Lega, Laura Cavandoli, intervenendo in Aula alla Camera nel corso dell’esame del disegno di legge sulle disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle Pubbliche amministrazioni.

Cavandoli ha continuato: «C’è attenzione alle donne, per esempio in materia di congedo di maternità, e stiamo lavorando per rendere questo lavoro ancora più attrattivo. Importante anche lo stanziamento di un milione di euro annui per l’associazione Formez Pa, a cui si aggiungono le risorse per rafforzare la capacità amministrativa delle Pubbliche amministrazioni sul fronte del reclutamento e della formazione. Positivo anche lo stanziamento di 20 milioni di euro per il 2025 per esigenze in materia di edilizia scolastica».

 

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