La «crescente instabilità nel Continente africano» è motivo di preoccupazione per l’Italia. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nelle sue comunicazioni odierne alle commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera dei deputati e del Senato, ricordando la sequela di colpi di Stato degli ultimi anni.
«È necessario evitare la nascita di nuovi alleati della Russia», ha dichiarato il ministro, facendo presente che «Mosca ha annunciato l’apertura di sette ambasciate nei prossimi due anni».
Crosetto si è poi soffermato sul Sahel e sui flussi migratori, «un fenomeno che necessita di essere monitorato». Per quanto riguarda «l’impiego di dispositivi militari nella regione», l’Italia lavora soprattutto nella prospettiva dello «sviluppo delle capacità locali con Paesi disponibili a sinergie costruttive».
Il ministro della Difesa, inoltre, ha ricordato la presenza italiana in Nordafrica e Medio Oriente, come «contributo alla stabilizzazione», e nel Corno d’Africa e nell’Oceano Indiano, prevalentemente per attività di «capacity building, contrasto al terrorismo e alla pirateria».
