Il 9 luglio il secondo uomo più potente dell’agenzia di pubblica sicurezza della Cina ha annunciato un’inchiesta per «cattiva vendita allo scoperto». Ciò è avvenuto nello stesso giorno in cui le azioni cinesi hanno registrato il maggiore guadagno in un giorno dal 2009, dopo dieci giorni di caduta libera.
In Cina la vendita allo scoperto è legale, anche se limitata, e non esiste una definizione legale di una forma ‘cattiva’ di tale attività. L’aggettivo è quindi legalmente dubbio, ma sembra che il Ministero della Pubblica Sicurezza utilizzi questo termine per cercare degli obiettivi a cui dare la colpa nel recente caso di panico finanziario.
Meng Qingfeng, vice ministro della Pubblica Sicurezza, ha detto che l’indagine congiunta prende anche in considerazione accuse come insider trading, divulgazione d’informazioni societarie riservate e diffusione d’informazioni false sui titoli e sui futures, secondo quanto ha riportato l’agenzia statale cinese Xinhua.
Meng, che è stato promosso il 2 luglio, ha diretto un team e ha visitato la sede della Commissione governativa di Sicurezza della Cina per dimostrare quanto il regime sia serio nella lotta contro le pratiche che sono o illegali o che violano i regolamenti, ha riportato Xinhua.
Attualmente sono sotto inchiesta oltre dieci istituzioni e persone per coinvolgimento in «cattiva vendita alla scoperto» di azioni blue chip, ha detto il Beijing News.
La vendita allo scoperto comporta gli scambi di titoli presi a prestito direttamente da un venditore a scopo di lucro e può essere molto rischiosa in un mercato al rialzo.
Incolpare i venditori allo scoperto per il collasso delle borse cinesi è una mossa strana del regime cinese – è difficile svendere veramente in ??Cina e gran parte del mercato è formato da investitori inesperti che semplicemente cercano di guadagnare con il loro denaro acquisito grazie a un prestito margine.
«In Cina le vendite allo scoperto dei titoli individuali A-share sono fortemente limitate e gli oneri finanziari sono proibitivi», ha detto al Wall Street Journal Tony Hsu, responsabile degli investimenti di Ots Capital Management, una società hedge fund di Hong Kong.
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Se Meng e i suoi colleghi scopriranno delle vendite allo scoperto, ancora non sarà chiaro quale sarà la loro base giuridica per condannare quegli investitori.
Huang Jianzhong, professore associato presso l’Università “Normale” di Shanghai ha spiegato in un’intervista al China Business News che la vendita allo scoperto è una strategia di speculazione, non un reato penale.
Liu Junhai, professore di diritto all’università Renmin, ha detto al China Business News che la manipolazione dei mercati, l’insider trading e la divulgazione di informazioni false nella vendita dei titoli, sono crimini. E che dire per «cattiva vendita alla scoperto»? Non c’è nessuna legge contro quello.
Articolo in inglese: ‘After Market Rout, Chinese Authorities Go After Short Sellers‘