Si sente spesso dire che lo zucchero nutra le cellule tumorali. Ma quanto c’è di vero in questa affermazione? Secondo Mingyang Song, professore di epidemiologia clinica e nutrizione alla Harvard T.H. Chan School of Public Health, l’assunzione di zucchero può effettivamente favorire la crescita delle cellule tumorali. Questa ipotesi è supportata da numerosi studi epidemiologici.
Uno studio pubblicato su PLoS One ha analizzato 1.011 pazienti con cancro al colon per oltre 7 anni. I risultati hanno mostrato come le persone che consumano almeno due porzioni di bevande zuccherate al giorno hanno un rischio del 67% maggiore di recidiva o mortalità rispetto a chi ne assume meno di due al mese. Un’altra ricerca spagnola del 2021, pubblicata su Clinical Nutrition, ha rilevato che un incremento di 5 grammi di zucchero liquido al giorno aumenta l’incidenza del cancro dell’8%, con un rischio fino al 46% maggiore nei soggetti con un consumo elevato. Una lattina di soda contiene solitamente da 30 a 45 grammi di zucchero.
Anche l’analisi di dati storici suggerisce una correlazione tra l’aumento del consumo di zuccheri e l’incidenza del cancro. Il dottor Lewis Cantley, biologo e professore alla Harvard Medical School, ha osservato che, prima della Seconda Guerra Mondiale, i tassi di tumori al colon, endometrio e seno erano più bassi a Taiwan, dove il consumo di zuccheri era limitato. Tuttavia, dagli anni ’60 e ’70, con l’adozione di diete occidentali ricche di zuccheri, questi tassi sono aumentati fino a raggiungere livelli simili a quelli degli Stati Uniti.
IL METABOLISMO DEL GLUCOSIO NELLE CELLULE TUMORALI
Le cellule tumorali consumano glucosio in grandi quantità per sopravvivere. Negli anni ’30, Otto Warburg scoprì che, a differenza delle cellule normali che usano la respirazione aerobica, quelle tumorali prediligono la glicolisi anaerobica, un processo meno efficiente ma molto più rapido nel consumo di zucchero. Questa caratteristica permette alle cellule tumorali di proliferare velocemente, alterando i processi metabolici dell’organismo.
Jeremy Kortmansky, professore di oncologia medica alla Yale School of Medicine, sottolinea che il legame tra zucchero e cancro è complesso. La teoria più accreditata suggerisce che lo zucchero non causi direttamente il cancro, ma ne favorisca l’insorgenza attraverso l’obesità.
Mantenere un peso sano è la misura più efficace per prevenire il cancro. Uno studio su oltre 35.000 persone ha rilevato che chi consuma bevande zuccherate più di una volta al giorno ha un rischio del 18% maggiore di sviluppare tumori legati all’obesità. Inoltre, una revisione pubblicata nel 2023 su Cancers ha evidenziato che circa il 48% dei casi di cancro sono attribuibili all’obesità, con implicazioni su tumori al seno, colon, endometrio, fegato, stomaco e tiroide.
L’eccesso di zucchero favorisce l’accumulo di grasso viscerale, un tessuto metabolicamente attivo che altera l’equilibrio ormonale e promuove l’infiammazione, condizioni che aumenta il rischio di sviluppare tumori.
ALTRI MECCANISMI DI AZIONE DELLO ZUCCHERO
Dimostrare un legame diretto tra zucchero e cancro è difficile per questioni etiche e pratiche, ma gli studi epidemiologici forniscono indicazioni significative. Un’analisi del 2020 pubblicata su The American Journal of Clinical Nutrition ha coinvolto oltre 100.000 adulti francesi e ha rilevato un aumento del 17% del rischio di cancro tra i soggetti con un elevato consumo di zuccheri, con un incremento del 51% per il tumore al seno.
Il professor Song spiega che l’assunzione eccessiva di zucchero altera il metabolismo, provocando infiammazione e resistenza all’insulina, fattori di rischio indipendenti dall’obesità. Anche soggetti normopeso possono subire questi effetti. Studi sperimentali indicano che un ambiente iperglicemico può favorire mutazioni genetiche e alterare il ciclo cellulare, rendendo le cellule più predisposte alla crescita incontrollata.
Lo zucchero influisce anche sul microbiota intestinale, modificandone la composizione a favore di batteri che producono sostanze cancerogene o alterano il metabolismo. Inoltre, un’elevata assunzione di zuccheri compromette la funzione immunitaria, riducendo la capacità dell’organismo di eliminare cellule anomale prima che diventino cancerogene.
IL RUOLO DEL FRUTTOSIO
Tra i diversi tipi di zucchero, il fruttosio sembra essere particolarmente dannoso. Il dottor Jason Fung, nefrologo ed esperto di diabete di tipo 2, sottolinea che mentre il glucosio viene utilizzato dalle cellule per produrre energia, il fruttosio viene metabolizzato prevalentemente nel fegato, favorendo la produzione di grassi e aumentando la resistenza all’insulina.
Uno studio dell’MD Anderson Cancer Center ha evidenziato che topi alimentati con una dieta ricca di saccarosio avevano una probabilità significativamente maggiore di sviluppare tumori al seno e metastasi polmonari rispetto a quelli con una dieta a base di amido. Inoltre, lo sciroppo di mais ad alto fruttosio, ampiamente presente nei prodotti industriali, è stato associato a una maggiore crescita del cancro colorettale.
Il fruttosio presente nei cibi processati è molto diverso da quello della frutta. Mentre una mela contiene fibre che rallentano l’assorbimento dello zucchero, un bicchiere di succo di mela può contenere il fruttosio equivalente a tre o quattro mele, con effetti metabolici ben diversi.
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