Collaboratori del Pcc diffamano Shen Yun e finiscono denunciati

18 Febbraio 2025 15:27 Aggiornato: 18 Febbraio 2025 18:24

Un’ex dipendente che aveva intentato una causa di lavoro contro la compagnia Shen Yun Performing Arts accusandola di illeciti lavorativi è stata denunciata per i reati di diffamazione e violazione della privacy.

Un’ex ballerina di Shen Yun (compagnia fondata da praticanti della disciplina spirituale Falun Gong con la missione di far rivivere la cultura tradizionale cinese) che aveva frequentato la scuola di formazione di Shen Yun, il Fei Tian College, fino al 2019, aveva poi fatto causa alla compagnia a novembre 2024, quasi cinque anni dopo aver lasciato Shen Yun.

La direzione di Shen Yun Performing Arts aveva descritto la causa come parte di una campagna diffamatoria coordinata dal regime comunista cinese, che da 25 anni perseguita il Falun Gong, una pratica buddista di meditazione basata sui principi di verità, compassione e tolleranza. Fin dalla sua fondazione nel 2006, Shen Yun è stata oggetto di campagne di minacce riconducibili a Pechino.

DUE DENUNCE PER DIFFAMAZIONE

Due persone—Li Bojian e Xianyuan—hanno ora presentato due denunce separate contro la ballerina e il marito per le affermazioni fatte dalla coppia in un’intervista rilasciata nell’estate del 2024 a un organo di propaganda del regime cinese.
Nell’intervista, i due hanno speculato sulla morte del figlio di Xianyuan, insinuando che la fede di Xianyuan nel Falun Gong fosse la causa del decesso. Xianyuan è una professoressa associata presso il Fei Tian College, la scuola d’arte gemellata con Shen Yun. In un video pubblicato sulla piattaforma di social media X lo scorso luglio, la professoressa Xianyuan ha dichiarato che le «malignità» diffuse sulla morte del figlio l’hanno costretta a rivivere la tragedia, causando sofferenza a lei e alla sua famiglia.

L’altro querelante, Li Bojian, ex primo ballerino di Shen Yun, è stato colpito perché nella stessa intervista la coppia ha discusso della morte della fidanzata del ballerino in un incidente stradale, insinuando che l’incidente fosse stato provocato volontariamente.

I LEGAMI CON LA DITTATURA CINESE

Dopo il suo rientro a Taiwan, l’ex ballerina ha aperto uno studio di danza, e attraverso di esso ha iniziato a collaborare con soggetti legati al regime cinese, secondo quanto riferito da Shen Yun.

Shen Yun è nel mirino dal Partito Comunista Cinese perché rappresenta la cultura tradizionale cinese prima dell’arrivo del comunismo. Alcune delle sue coreografie includono scene che ritraggono la persecuzione dei praticanti del Falun Gong da parte del regime, tra cui torture, lavori forzati e prelievo forzato di organi. Negli ultimi due anni, il Pcc ha intensificato la repressione del Falun Gong in modi diversi in tutto il mondo.

Alla fine del dicembre 2022, il capo del Partito comunista cinese Xi Jinping ha ordinato di utilizzare i social media e i gli organi di stampa occidentali senza apparenti legami con il Pcc per attaccare il Falun Gong. Nel 2023, agenti cinesi hanno tentato di corrompere un funzionario del fisco americano affinché aprisse un’indagine su Shen Yun basata su accuse infondate; gli agenti sono stati successivamente condannati. Attualmente sono in carcere.

Recentemente, Shen Yun è stata anche oggetto di minacce via email che includevano avvertimenti di bombe e attentati, alcuni rivolte ai teatri che ospitano le sue esibizioni. Le minacce si stanno intensificando, e ormai prendono di mira anche i parlamentari degli Stati Uniti che hanno espresso sostegno al Falun Gong.

Redazione Eti/Eva Fu

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