La Commissione europea ha recentemente approvato la riforma fiscale per il Terzo settore italiano, «un passo significativo che riconosce e valorizza il ruolo cruciale di queste organizzazioni all’interno della società e dell’economia». Così in una nota il presidente del Cnel Renato Brunetta e il consigliere Cnel Vincenzo Falabella.
«In particolare, la Commissione ha evidenziato le “caratteristiche e l’unicità del Terzo settore italiano”, riconoscendo il lavoro fondamentale svolto dal governo italiano, e in particolare dal viceministro Bellucci, per sostenere e rafforzare queste realtà, che rappresentano un pilastro del tessuto sociale nazionale. A partire dal primo gennaio 2026, saranno introdotti incentivi mirati per gli investitori, offrendo nuove opportunità di finanziamento per gli enti del Terzo settore.
Tra le novità principali, l’introduzione di strumenti innovativi di finanza sociale, come i titoli di solidarietà, che consentiranno agli investitori di beneficiare dello stesso trattamento fiscale riservato ai titoli di Stato, con un’aliquota ridotta al 12,5 per cento. Questi nuovi strumenti rappresentano un’importante occasione per attrarre capitali a favore di progetti sociali, rafforzando ulteriormente il supporto al Terzo settore e incentivando l’investimento in iniziative di valore collettivo.
Ora l’attenzione è rivolta all’attuazione concreta di queste misure in Italia, che porteranno benefici tangibili per milioni di cittadini e garantiranno un futuro ancora più solido per il mondo della solidarietà sociale nel nostro Paese», aggiungono.