«Cina e Russia amiche per sempre» Forse

di Dorothy Li/Emiliano Serra
25 Febbraio 2025 12:18 Aggiornato: 26 Febbraio 2025 7:16

Il segretario del Partito Comunista Cinese Xi Jinping ha parlato con il presidente russo Vladimir Putin il 24 febbraio, nel loro secondo scambio pubblico di quest’anno. Questo mentre i maggiori capi di Stato e di governo al mondo si riunivano a Kiev in occasione del terzo anniversario dell’inizio della guerra, e mentre Trump continua a spingere per una risoluzione rapida del conflitto, alimentando speculazioni sul fatto che gli Stati Uniti potrebbero poi focalizzarsi sulla minaccia costituita dalla Cina comunista.

XI: CINA E RUSSIA AMICHE PER SEMPRE

Secondo il resoconto della telefonata fornito dal regime cinese, Xi ha detto a Putin che Cina e Russia sono amici che si sosterranno a vicenda «per sempre». Il Cremlino ha riferito che Putin e Xi hanno discusso di come espandere la cooperazione in settori come l’economia e gli investimenti. Putin avrebbe inoltre aggiornato Xi sugli ultimi contatti tra Russia e Stati Uniti.

Nel 2022, Putin e Xi hanno stretto un’alleanza definita «senza limiti», rilasciando un lungo documento congiunto in cui la Russia riconosce le rivendicazioni territoriali del Partito Comunista Cinese su Taiwan, mentre Pechino appoggia Mosca nella sua opposizione all’ulteriore espansione della Nato, una delle principali giustificazioni fornite dalla Russia per la guerra contro l’Ucraina. Meno di tre settimane dopo, la Russia ha invaso l’Ucraina. Da allora, Russia e Cina hanno più volte riaffermato il legame reciproco.

L’ASCESA DELLA CINA NELLA PARTNERSHIP CON MOSCA

Il 21 gennaio, poche ore dopo che il presidente degli Stati Uniti Trump aveva terminato la cerimonia di insediamento per il suo secondo mandato, Xi ha avuto una conversazione telefonica con Putin. Durante quel colloquio, i due leader si sono impegnati a rafforzare ulteriormente le loro relazioni.

Ma gli analisti evidenziano lo squilibrio nell’alleanza tra i due regimi, sottolineando come esso sia fortemente sbilanciato a favore del Pcc: «La Cina sembra essere la principale beneficiaria di questa guerra in Europa» osserva Chung Chih-tung, esperto di sicurezza europea presso l’Istituto per la ricerca sulla difesa e la sicurezza nazionale di Taiwan. Mentre la Russia paga il prezzo delle sanzioni imposte da Usa e Ue, infatti, il regime cinese approfitta della situazione per acquistare petrolio, gas naturale e altre materie prime a prezzi bassi, inondando al contempo il mercato russo di prodotti cinesi.

PUTIN RISCHIA DI DIVENTARE IL “FRATELLO MINORE” DI XI

Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, recentemente ha detto senza mezzi termini che, a suo avviso, il crescente allineamento della Russia con la Cina comunista potrebbe non essere nel suo stesso interesse: «Non è nell’interesse di Putin fare il fratello minore in un’alleanza con la Cina», ha dichiarato al Wall Street Journal, «esistono relazioni economiche e legami economici, ovviamente, tra russi e cinesi» ma naturalmente ci sono anche «molte opportunità per future relazioni tra Russia e Occidente».

Osservazioni, quelle del vicepresidente Usa, che adesso suonano tutt’altro che casuali, visto che hanno preceduto solo di qualche giorno il forte segnale di distensione e apertura mandato da Putin a Trump, sia rispetto alla conclusione della guerra, sia rispetto a future relazioni commerciali Usa-Russia riguardanti materie prime strategiche come le “terre rare”. Forse Putin la vede come JD Vance.

 

 

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