Bergoglio stabile ma la prognosi resta riservata

di Redazione ETI
7 Marzo 2025 7:03 Aggiornato: 7 Marzo 2025 11:12

Il Papa continua a essere ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, dove è in cura dal 14 febbraio per una polmonite bilaterale. Gli ultimi aggiornamenti dal Vaticano indicano una situazione di stabilità clinica, ma con una prognosi che rimane riservata a causa della complessità del quadro medico e dell’età avanzata del Pontefice, 88 anni.

Secondo il bollettino medico diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede, le condizioni di Bergoglio sono rimaste stabili rispetto ai giorni precedenti, senza nuove crisi respiratorie. Il Pontefice, che non ha febbre, ha continuato le terapie respiratorie e motorie con effetti positivi, mentre i parametri emodinamici e gli esami del sangue risultano nella norma. Tuttavia, il comunicato specifica che «il prossimo bollettino medico sarà rilasciato sabato», segno che la situazione, pur stabile, richiede ancora un monitoraggio attento.

La polmonite bilaterale, aggravata da un preesistente problema polmonare – Bergoglio ha subito l’asportazione di parte di un polmone da giovane – ha richiesto un trattamento intensivo. Dopo due episodi di «insufficienza respiratoria acuta» lunedì, segnalati da Voice of America, il Papa è stato sottoposto a ventilazione meccanica non invasiva, ora ridotta a ossigenazione ad alto flusso.  Ora i medici hanno interrotto la ventilazione notturna, ma la prognosi resta «riservata», secondo il Guardian, a causa del rischio di complicanze legate all’età e alla complessità della malattia.

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