Bankitalia: possibile incompatibilità su rapporti conto corrente con disciplina antiriciclaggio

di Agenzia Nova
27 Febbraio 2025 14:25 Aggiornato: 27 Febbraio 2025 17:25

La proposta di legge sull’obbligo di contrarre e recesso della banca nei rapporti di conto corrente presenta «profili di possibile incompatibilità con la disciplina antiriciclaggio europea e nazionale». Lo ha dichiarato il vice capo del dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia, Ida Mercanti, nel corso dell’audizione, in commissione Finanza della Camera, sui rapporti di conto corrente.

«L’intervento prospettato nella proposta, nel prevedere l’obbligo di comunicare le ragioni alla base del diniego (collegate all’osservanza delle norme antiriciclaggio e antiterrorismo), risulta non coerente con le generali esigenze di riservatezza che la legge prevede per gli approfondimenti antiriciclaggio, la cui violazione è assistita da sanzione penale nel caso di informazioni comunque collegate all’invio di segnalazioni di operazioni sospette», ha aggiunto.

«Potrebbe essere valutato – ha sottolineato Mercanti – di affiancare al vigente conto di base un nuovo diritto a ottenere un conto di pagamento da parte di soggetti non consumatori, anch’esso da conformare contemperando i diversi interessi che vengono in rilievo. In particolare, tale diritto potrebbe applicarsi a categorie di professionisti o imprese maggiormente esposte al rischio di esclusione finanziaria e potrebbe prevedere l’accesso a una gamma di servizi limitata, escludendo ad esempio quelli che implicano un finanziamento, come carte di credito e fidi. Andrebbero inoltre dettagliati i presupposti per l’apertura del conto, nonché i servizi e prodotti che possono essere ad esso collegati, in relazione alle concrete necessità dell’utente. Oltre a perimetrare i beneficiari e i servizi offerti, la disciplina del conto potrebbe anche individuare il novero degli intermediari obbligati a offrirlo, per coniugare l’ampiezza e la diffusione dell’offerta con un’adeguata capacità di monitoraggio e di gestione dei rischi che possono scaturire dall’avvio di relazioni con clienti non selezionati. Al pari di quanto accade per i consumatori – ha concluso – l’apertura e l’utilizzo di questo conto dovrebbe far salvo il diritto di recesso da parte degli operatori in presenza di determinati presupposti, così da tener conto non solo degli obiettivi di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, ma anche delle altre esigenze di ordine pubblico e di natura costituzionale già richiamate».

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