La memoria dell’eccidio di Khojali è «di fondamentale importanza» sia per la sua dimensione e l’efferatezza, sia per comprendere le dinamiche politiche e militari che hanno caratterizzato il Caucaso negli ultimi decenni. Lo ha dichiarato Giuliomaria Terzi di Sant’Agata, presidente della commissione Politiche dell’Unione europea del Senato, intervenendo alla conferenza stampa «Khojali 33 anni dopo. Nel tempo del ritorno, giustizia per la riconciliazione», svoltasi a Roma.
Secondo Terzi, il massacro di Khojali non solo rappresenta una tragedia umanitaria, ma è anche un episodio chiave per analizzare il contesto geopolitico che ha portato all’occupazione di un terzo del territorio azero e alla disputa sul Karabakh. «Si tratta di un evento che va inserito in una narrazione storica più ampia, nella quale, negli ultimi anni, si sono registrati sviluppi positivi nei rapporti tra Baku ed Erevan», ha aggiunto il senatore. Tuttavia, ha sottolineato come l’uso della forza da parte dell’ex Unione Sovietica e di coloro che hanno successivamente guidato le forze armate della regione abbia rappresentato un elemento centrale della storia del Caucaso.
Terzi ha infine ribadito che «la ricerca della giustizia internazionale è una condizione fondamentale per la pace internazionale», sottolineando l’importanza di riconoscere e condannare le violazioni dei diritti umani per favorire un processo di riconciliazione duratura tra le parti.