«Avvicinarsi al mondo delle criptovalute senza un’adeguata preparazione significa esporsi a rischi enormi. Il nuovo Regolamento Mica e il dlgs 129/24, in vigore dal 14 settembre scorso, impongono obblighi stringenti agli operatori per garantire maggiore trasparenza e sicurezza: tra questi, l’obbligo di registrazione per gli exchange, requisiti di stabilità per gli emittenti di stablecoin e una sorveglianza più rigorosa sulle piattaforme di trading. Tuttavia, senza una diffusa educazione finanziaria, anche le migliori norme risultano inefficaci».
Lo afferma in una nota l’avvocato Francesco Luongo, esperto del Movimento difesa del cittadino (Mdc), commentando la decisione della Consob, che ha oscurato numerosi siti abusivi legati alle criptovalute.
La mossa dell’Autorità di vigilanza sui mercati finanziari evidenzia quanto sia urgente contrastare la disinformazione nel settore. Dietro la promessa di guadagni facili si celano truffe che hanno già colpito oltre 100 mila persone in Italia, causando un danno economico superiore ai 250 milioni di euro. Le truffe finanziarie nel 2024 hanno registrato un aumento del 12 per cento, con un totale di 137 milioni di euro di profitti illeciti derivanti da attività online, rispetto ai 114 milioni di euro del 2022.
Secondo la Consob, a marzo 2024, circa 1,3 milioni di italiani possedevano cripto-attività, per un valore totale superiore ai 2,7 miliardi di euro. Inoltre, l’Autorità ha evidenziato che il numero di risparmiatori che investono in criptovalute è più che raddoppiato nel biennio 2022-2024, spesso senza una piena comprensione dell’asset, esponendosi così a maggiori rischi.
La regolamentazione dei cripto-asset si basa sul Regolamento Mica, che introduce regole chiare per la protezione degli investitori e la prevenzione degli abusi, mentre il dlgs 129/24 rafforza le tutele per gli investitori e impone nuovi obblighi di trasparenza e gestione del rischio per gli intermediari finanziari.
Il Movimento difesa del cittadino rafforza il proprio impegno aggiornando il suo decalogo per investire in criptovalute con dieci regole fondamentali per difendersi da frodi e raggiri, invitando tutti i consumatori a informarsi prima di compiere qualsiasi operazione nel settore delle criptovalute e a segnalare tempestivamente frodi e comportamenti scorretti.
Prima di investire, è fondamentale comprendere le normative attuali riguardanti le criptovalute, inclusi gli obblighi fiscali e le nuove regole introdotte dal dlgs 129/24.
Per quanto riguarda la tassazione, da quest’anno ogni plusvalenza sarà tassata al 26 per cento senza soglia di esenzione, quindi è essenziale tenere traccia di ogni operazione per evitare sorprese fiscali. Mdc consiglia di utilizzare strumenti di monitoraggio, registrando le transazioni effettuate, App e piattaforme specializzate, per tracciare il valore delle cripto-attività e a generare report fiscali, semplificare la gestione fiscale e diversificare gli investimenti, senza investire tutto il capitale in un’unica criptovaluta per ridurre il rischio complessivo.
L’Associazione invita, inoltre, a fare attenzione alle truffe. Schemi Ponzi, phishing, pump and dump e Ico non regolamentate sono tra le truffe più comuni. E’ bene, poi, verificare sempre la legittimità delle piattaforme prima di utilizzarle, controllando se siano registrate presso le autorità competenti sui siti ufficiali della Banca d’Italia e della Consob.
Un altro consiglio di Mcd prima di investire nelle criptovalute è diffidare delle promesse di guadagni irrealistici e utilizza l’autenticazione a due fattori (2FA). In più, è utile pianificare le vendite, rimanere aggiornati sulle notizie di mercato, consultare un professionista fiscale, comprendere i rischi perché la volatilità e la possibilità di perdite finanziarie sono aspetti critici dell’investimento in criptovalute e, infine, ricordarsi di dichiarare il possesso di criptovalute nel quadro RW della dichiarazione dei redditi, anche in assenza di guadagni.