Il racconto fantasy di Xi Jinping sull’economia cinese

24 Settembre 2015 21:25 Aggiornato: 31 Gennaio 2025 10:42

Puntuale per il primo giorno della sua visita negli Stati Uniti, Xi Jinping si è presentato al pubblico occidentale rispondendo ad alcune domande scritte dal Wall Street Journal.

Confrontiamo adesso alcune delle sue risposte con le opinioni attuali degli esperti (un’anticipazione: non troveremo alcun riscontro).

XI: L’intervento nel mercato azionario è stato necessario per «disinnescare i rischi sistemici» ed è simile a quello che hanno attuato altri governi in «alcuni mercati esteri maturi».

REALTÀ: Spendere fino a 300 miliardi di dollari per fermare un declino del 40 per cento del mercato azionario avrebbe potuto aver successo nel breve termine, tuttavia rimane la domanda del perché la Cina abbia dovuto gonfiare la sua assurda bolla azionaria, di fatto creando la situazione di rischio sistemico di cui si parla. Per quanto riguarda altri governi, magari fanno anche loro queste cose, tuttavia vengono colti in flagrante raramente. Inoltre, loro non arrestano le persone per aver venduto i loro beni o per aver scritto riguardo al mercato.

XI: Il rallentamento attuale è solo una temporanea battuta d’arresto, o per dirla con le sue parole alquanto poetiche: «Qualunque nave che si trova in alto mare, per quanto grande possa essere, potrebbe occasionalmente navigare in modo instabile». Xi ha anche una soluzione per i problemi attuali: «Fai buon uso sia della mano invisibile che di quella visibile».

REALTÀ: In oltre venti anni di navigazione in alto mare, la Cina non ha registrato alcuna recessione o alcun rallentamento. Se le cose funzionano così bene, perché allora sta riscontrando dei problemi adesso? La verità è che a causa degli anni di cattiva allocazione del capitale, gli ingranaggi dell’economia cinese si stanno inceppando e potrebbero essere necessari decenni per ripartire.

Le bolle del mercato azionario e di quello immobiliare sono scoppiate, e alcuni ricercatori ritengono che nel corso dei prossimi cinque anni, il Pil potrebbe diminuire fino al 20 per cento. Per adesso, sembra che la mano invisibile del mercato sia più forte della mano sempre più visibile del regime.

XI: Una scioccante svalutazione della moneta e il 10 per cento di esaurimento delle riserve di valuta estera non sono cose fuori dall’ordinario e «non c’è bisogno di reagire in modo eccessivo».

REALTÀ: Questo è vero; per quei Paesi che versano in difficoltà piuttosto grosse, le svalutazioni a sorpresa e il dare fondo alla valuta estera sono condizioni nella norma. Come la Russia adesso, per esempio, o le tigri asiatiche negli anni 90. Non c’è neanche la necessità di reagire in modo eccessivo. La reazione decisamente appropriata è quella di prendere i propri soldi e scappare, e questo è ciò che la maggior parte degli speculatori internazionali e i ricchi cinesi stanno facendo.

Sebbene Xi abbia certamente copiato le strategie dei politici occidentali, i quali hanno anche loro la tendenza a vedere il mondo con gli occhiali dalle lenti rosa, potrebbe essere necessario per lui fare un po’ più di pratica per ottenere la giusta sottigliezza nel manipolare i fatti e inquadrare le questioni in un certo modo e per rendere credibili le illusioni.

Articolo in inglese: What Xi Jinping Tells Us About the Chinese Economy Couldn’t Be Further From the Truth

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