Il Canada e l’India espellono i diplomatici. Agenti indiani coinvolti in omicidi?

Di Noé Chartier

Il Canada e l’India hanno annunciato l’espulsione di alcuni diplomatici, nello stesso giorno in cui la polizia reale canadese ha comunicato che degli agenti indiani sono stati coinvolti in omicidi in territorio canadese.

Il 14 ottobre, il Ministero indiano degli Affari Esteri (Mea) ha annunciato l’espulsione dell’Alto Commissario ad interim Stewart Ross Wheeler e di altri cinque diplomatici. È stato chiesto loro di lasciare il Paese entro il 19 ottobre.

La mossa è giunta dopo che il Canada ha espulso sei diplomatici indiani, tra cui l’Alto Commissario Sanjay Kumar Verma, in seguito all’inasprirsi della disputa tra i due Paesi.

«La decisione di espellere questi individui è stata presa con grande considerazione e solo dopo che il Rcmp ha raccolto prove ampie, chiare e concrete che hanno identificato sei individui come persone di interesse nel caso di [Hardeep Singh, ndr] Nijjar», ha dichiarato la ministra degli affari esteri Mélanie Joly in un comunicato. Joly non ha rivelato il nome dei diplomatici espulsi.

Quest’ultima crisi arriva poco più di un anno dopo che il primo ministro Justin Trudeau aveva accusato agenti indiani di essere coinvolti nell’assassinio in territorio canadese dell’attivista separatista sikh Nijjar, mandando in tilt le relazioni diplomatiche. Il governo indiano aveva accusato Nijjar di essere un terrorista.

Nijjar è stato ucciso con un colpo di pistola nel parcheggio di un luogo di culto sikh nel giugno 2023 a Surrey, in British Columbia. La polizia ha arrestato i sospettati dell’omicidio all’inizio di quest’anno.

L’ultima fiammata di tensione tra Ottawa e Nuova Delhi deriva dalle recenti accuse di attività illegali da parte di diplomatici indiani in Canada.

Il Mea indiano ha dichiarato di aver ricevuto una comunicazione diplomatica dal Canada il 13 ottobre «che suggerisce che l’Alto Commissario indiano e altri diplomatici siano “persone di interesse” in una questione legata a un’indagine in quel Paese».

Il dipartimento ha dichiarato che Nuova Delhi «respinge con forza queste assurde imputazioni e le attribuisce all’agenda politica del governo Trudeau, incentrata sulla politica dei voti».

Il Global Affairs Canada ha affermato che all’India è stato chiesto di revocare l’immunità diplomatica di alcuni membri del suo staff in Canada per consentire alla Royal Canadian Mounted Police (Polizia Reale a cavallo canadese, sigla: Rcmp) di interrogare le persone interessate. «Purtroppo, poiché l’India non ha acconsentito, e dato il perdurare delle preoccupazioni per la sicurezza pubblica dei canadesi, il Canada ha notificato l’espulsione di queste persone», ha dichiarato il dipartimento.

Lo stesso giorno, l’Rcmp ha tenuto una conferenza stampa per discutere del presunto coinvolgimento degli agenti indiani in «gravi attività criminali». Il commissario dell’Rcmp Micheal Duheme ha tuttavia spiegato che l’annuncio non era correlato all’indagine sull’omicidio di Nijjar ed è stato fatto a causa della «significativa minaccia alla sicurezza pubblica».

La polizia sostiene che da settembre 2023, almeno 13 persone sono state avvertite di minacce alla loro vita, e alcune hanno ricevuto minacce multiple. Gli obiettivi erano i sostenitori del movimento pro-Khalistan, secondo l’Rcmp.

«Abbiamo raggiunto un punto in cui abbiamo ritenuto imperativo affrontare il governo indiano e informare il pubblico», ha dichiarato il commissario del Rcmp Michael Duheme, spiegando la decisione di lanciare accuse pubbliche.

Ha aggiunto che il Rcmp ha creato un team multidisciplinare per indagare sulla minaccia nel febbraio 2024, che ha scoperto una «quantità significativa di informazioni sull’ampiezza e la profondità delle attività criminali orchestrate da agenti del governo indiano».

Le prove scoperte includono collegamenti che collegano questi agenti a omicidi e atti di violenza, l’uso del crimine organizzato per creare la percezione di un ambiente non sicuro e l’interferenza nei processi democratici, riferisce Duheme, aggiungendo che «diversi» diplomatici indiani sono stati coinvolti.

L’assistente commissario Brigitte Gauvin ha comunicato che circa otto persone sono state arrestate e accusate in relazione agli omicidi, mentre almeno 22 sono state arrestate e accusate di estorsione.

«Alcuni di questi hanno legami con il governo indiano», afferma Gauvin.

«I diplomatici e i funzionari consolari indiani sono qui per proteggere gli interessi dei loro cittadini che risiedono in Canada e anche gli interessi nazionali del loro Paese, e non per partecipare ad attività criminali, intimidazioni o coercizioni nei confronti di questi individui, quindi prendiamo la cosa molto seriamente».

Gauvin ha commentato che a volte perseguire i reati «non è l’opzione migliore», aggiungendo che l’obiettivo dell’Rcmp nel rendere pubblica la notizia è quello di «interrompere le reti e fermare la violenza nel nostro Paese».

Nuova Delhi si è a lungo lamentata del fatto che il Canada abbia ospitato separatisti sikh che cercano di creare uno Stato Khalistano indipendente nel Punjab indiano.

Il suo Ministero degli Affari Esteri ha ripetuto l’accusa il 14 ottobre, affermando che il governo Trudeau ha «consapevolmente fornito spazio a estremisti violenti e terroristi per molestare, minacciare e intimidire i diplomatici e i leader delle comunità indiane in Canada».

Il commissario dell’Rcmp Duheme ha osservato che gli estremisti violenti hanno un impatto sia sul Canada che sull’India.

Ha inoltre accusato i diplomatici indiani di essere impegnati in attività clandestine come la raccolta di informazioni, «direttamente o attraverso i loro agenti e altri individui che hanno agito volontariamente o con la coercizione».

Le informazioni raccolte vengono poi utilizzate da Nuova Delhi per «prendere di mira i membri della comunità dell’Asia meridionale».

Duheme ha sostenuto che la decisione di pubblicare l’annuncio il giorno del Ringraziamento è stata presa dopo che l’incontro con i funzionari indiani del 12 ottobre non è andato come previsto. Ha dichiarato che il suo vice «ha esposto chiaramente le prove che avevamo su alcuni casi» e ha cercato la collaborazione dell’India.

«Questo non ha portato ai risultati che ci si aspettava, ed è per questo che siamo qui oggi».

 

Articolo in lingua inglese: Canada, India Expel Diplomats as RCMP Says Indian Agents Involved in Homicides

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