Due ex dirigenti Samsung arrestati per furto di tecnologia a beneficio della Cina

Di Caterina Yang

Due ex dipendenti di Samsung in posizioni elevate nel settore tecnologico sono stati arrestati e accusati di violazione della Legge sulla Tecnologia Industriale in Corea del Sud. Sono accusati di aver divulgato tecnologie avanzate per chip destinate allo sviluppo in Cina.

Secondo quanto riportato dai media locali, l’Unità di Investigazione sulla Sicurezza della Tecnologia Industriale dell’Agenzia di Polizia Metropolitana di Seul ha effettuato l’arresto il 6 settembre.

Choi, 66 anni, era un dirigente di Samsung Electronics e Sk Hynix, mentre Oh, 60 anni, era un ricercatore senior presso Samsung. Entrambi i sospetti sono stati identificati esclusivamente dai loro cognomi.

La polizia di Seul aveva richiesto un mandato di arresto per Oh a gennaio, ma la richiesta era stata respinta. Dopo ulteriori indagini da parte della polizia, il tribunale distrettuale di Seul ha emesso mandati di arresto sia per Choi che per Oh, ritenendoli a rischio di fuga.

Secondo la polizia, Choi ha fondato Chengdu Gaozhen in Cina, con Oh che ricopriva un ruolo dirigenziale. La fabbrica di chip imitativa ha ricevuto finanziamenti dalla città cinese di Chengdu. Si ritiene che Choi abbia reclutato altri esperti coreani di chip per unirsi a Chengdu Gaozhen, e la polizia sta indagando su ulteriori fughe di tecnologia da parte di ex dipendenti Samsung.

I due sono accusati di aver divulgato oltre 700 processi utilizzati nella produzione della tecnologia dei semiconduttori Dram a 20 nanometri, sviluppata da Samsung nel 2014, per sviluppare tecnologia di chip a Chengdu, in Cina.

La polizia stima che il valore di queste tecnologie trafugate sia di circa 2 miliardi e 870 milioni di euro.

Il Partito Comunista Cinese (Pcc) ha investito 42 miliardi e 693 milioni di euro nell’industria dei chip cinese solo tre mesi fa e sta cercando modi per garantire un proprio approvvigionamento di tecnologia avanzata per chip, da quando gli Stati Uniti hanno iniziato a tagliarlo fuori dal mercato internazionale alcuni anni fa.

La tecnologia avanzata dei chip ha registrato incredibili progressi negli ultimi anni. Questa tecnologia è misurata in nanometri a una sola cifra, ovvero una larghezza di poche decine di atomi, e questi progressi significano conseguenti avanzamenti nelle applicazioni militari. Chip più grandi sono altrettanto vitali e si trovano in qualsiasi dispositivo elettronico.

L’aumento dell’aggressività del Pcc verso i suoi vicini e il suo incessante supporto militare, tecnologico e finanziario alla Russia nella guerra tra Russia e Ucraina sono alcune delle ragioni per cui gli Stati Uniti hanno sempre più limitato l’accesso della Cina alla tecnologia avanzata per i chip. Il denso curriculum di esperienze del Pcc nel furto di proprietà intellettuale e la sua riluttanza a rispettare gli accordi etici internazionali in materia di tecnologie avanzate rappresentano ulteriori preoccupazioni.

Gli Stati Uniti, del resto, non sono l’unico Paese preoccupato per la direzione del Pcc riguardo alle industrie competitive.

«Sappiamo che, in base ai rapporti della Cina, circa il 60% di tutti i nuovi chip ‘legacy’ che entreranno nel mercato nei prossimi anni saranno prodotti dalla Cina», ha dichiarato la segretaria al Commercio Gina Raimondo durante una conferenza stampa ad aprile a Leuven, in Belgio, dove ha incontrato rappresentanti dell’Unione Europea per affrontare le preoccupazioni relative alla sicurezza nazionale associate agli sforzi della Cina per dominare il mercato dei chip.

«E sappiamo che ci sono enormi sussidi per quest’industria da parte del governo cinese, il che potrebbe portare a una grande distorsione del mercato, ed è per questo che ci stiamo concentrando su questo aspetto».

 

Versione in inglese: Former Samsung Executives Arrested for Stealing Tech for China

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