Immaginando un esotico luogo nell’isola di Ceylon di fronte al mare illuminato dal sole ardente, Georges Bizet compose alcune delle più belle arie per l’opera Les pècheurs de perles (I pescatori di perle) basata sul libretto di Michel Carré ed Eugène Cormon.
Nel seguente video la popolare versione dell’aria Au fond du temple saint del tenore franco-italiano Roberto Alagna e del basso-baritono gallese Bryn Terfel:
Bizet aveva solo 25 anni quando l’opera, considerata il suo primo capolavoro artistico, venne messa in scena a Parigi al Théâtre Lyrique per la prima volta, il 30 settembre 1863.
All’inizio del primo atto il Coro di pescatori canta l’aria Sur la grève en feu… Mais qui vient là :
«Sulla riva infuocata dove dorme il mare blu, noi drizziamo le nostre tende!….
Ecco il nostro dominio!
È qui che la sorte
ci porta tutti gli anni,
pronti a sfidare la sorte!
Sotto l’onda profonda,
tuffatori audaci,
a noi la bionda perla
nascosta agli occhi di tutti!»
Au fond du temple saint
Durante la festa arriva Zurga, che viene scelto per comandare il gruppo di pescatori. Appare anche il suo amico Nadir, che non vede da mesi. «Che gioia è la nostra! Ma parla, sei rimasto fedele ai tuoi sentimenti? Rivedo un amico o un traditore?», canta Zurga.
Nell’aria Au fond du temple saint (Sul fondo del tempio santo) Zurga e Nadir ricordano il loro ultimo viaggio e la sosta a Candi, dove «Sul fondo del tempio santo addobbato di fiori e d’oro, apparve una donna! Io credo di vederla ancora!».
Nel seguente video il tenore tedesco Jonas Kaufmann e il baritono russo Dmitrij Hvorostovsky.
I due cantano:
È la dea più affascinante e più bella!
Sì, è lei!
È la dea che discende fra noi!
Il suo velo si solleva e la folla si inginocchia!
Nadir spiega che L’amore si impadronisce dei nostri cuori e noi diventiamo nemici!
Giuriamo di restare amici!
Oh sì, giuriamo di restare amici!
Sì, è lei! È la dea!
In questo giorno che viene per unirci,
e fedele alla mia promessa,
come un fratello voglio amarti!
È lei, è la dea
che viene ad unirci in questo giorno!
Sì, condividiamo la stessa sorte,
Siamo uniti fino alla morte!
Je crois entendre encore
Il tenore giapponese Yasu Nakajima canta la romanza di Nadir Je crois entendre encore – Io credo di vederla ancora! mentre ricorda la dea dei suoi sogni. Non sa che la fanciulla sta per riapparire nuovamente nella sua vita.
Nel Dizionario dell’Opera 2008 lo scrittore Piero Gelli commenta che «Les Pêcheurs de perles resta un palcoscenico ideale per cantanti dalla eccezionale caratura vocale; in particolare il ruolo di Nadir, tutto giocato sul registro acuto, che il sapiente uso dei cosiddetti ‘suoni misti’ (l’incisione di Gigli della celebre “Je crois entendre encore” è l’esempio probante) può rendere penetrantissimo e giustamente esotico, è occasione di inarrivabili trionfi per un cantante in grado di padroneggiarlo con sicurezza».
O Dieu Brahmam, romanza con coro di Léïla
Lei è Léila, la sacerdotessa di Candi, ed è stata scelta fra le altre vergini per fare preghiere. In quest’aria chiede a Dio di proteggere il lavoro dei pescatori. Nel seguente video canta il soprano Diana Damrau.
Ton cœur n’a pas compris le mien, duetto tra Léïla e Nadir
Nadir ha riconosciuto Léila e lei lo ha riconosciuto come l’uomo per il quale segretamente tempo prima aveva provato alcuni sentimenti. L’incontro viene interrotto dal sacerdote Nourabad che li denuncia a Zurga. Cantano Roberto Alagna e il soprano francese Nathalie Manfrino.
O Nadir, tendre ami de mon jeune âge, aria di Zurga
Zurga è disperato, crede che Nadir lo abbia tradito e pensa di condannarlo a morte, ma quando viene condotta Léila, si rende conto che lei è la bambina che in passato aveva rischiato la morte per salvarlo. Il destino li aveva riuniti. Zurga decide di salvare i giovani e li aiuta a scappare su di una barca.
Per saperne di più:
- Mozart, le più famose arie per soprano
- Shen Yun Performing Arts, la Bellezza come maestra di vita
- I dieci migliori soprani italiani del XX secolo
- La Divina dei nostri giorni. Intervista al soprano Maria Dragoni
- Shen Yun riporta in Italia il Belcanto
- Luciano Pavarotti, una voce per sempre
- Tenori italiani: le 10 voci più grandi di sempre
- Rossini, le celebri arie di Cenerentola
- Il barbiere di Siviglia a Roma