Commissario Ue Jorgensen: più rinnovabili e Gnl Usa per non dipendere da Russia

di Agenzia Nova
29 Aprile 2025 15:21 Aggiornato: 29 Aprile 2025 15:21

Il blackout che ieri ha colpito la Spagna ha ricordato quanto la questione energetica sia cruciale, in termini economici ma anche di sicurezza. In una intervista al quotidiano Sole 24 Ore il commissario europeo all’Energia Dan Jorgensen ha tratteggiato la sua strategia di riduzione dei prezzi e di rafforzamento dell’autonomia, abolendo la dipendenza da Mosca e diversificando le fonti energetiche, anche con il nucleare: «L’energia ha a che fare con la nostra sicurezza. L’invasione russa dell’Ucraina è ovviamente del tutto inaccettabile e noi sosteniamo fermamente l’Ucraina. Ma è anche chiaro che non possiamo essere sicuri che questa sia l’unica minaccia della Russia. Chi può sapere se un Paese membro sarà il prossimo sulla lista di Vladimir Putin? In ogni caso, non possiamo permetterci di fare affidamento sui combustibili fossili di origine russa».

Nel 2022, prima dell’invasione dell’Ucraina, l’Europa acquistava da Mosca il 45 per cento del gas, il 50 per cento del carbone e un terzo del petrolio necessario al suo fabbisogno. In tre anni la dipendenza è scesa notevolmente: sul fronte del gas, le importazioni europee dalla Russia ammontano oggi al 12 per cento del totale. «Da un lato è un grande risultato, ma dall’altro il 12 per cento è ancora troppo», ha osservato Jorgensen. La situazione è «assurda», se è vero che «per acquistare combustibili fossili dalla Russia abbiamo speso dal 2022 ad oggi l’equivalente di 2.400 nuovi jet da combattimento F-35».

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