Il ministero dell’Interno yemenita, controllato dall’organizzazione terroristica Houthi, ha denunciato che un attacco aereo americano ha ucciso diversi migranti africani in un penitenziario nel nord dello Yemen. L’Agenzia di Stampa Yemenita Saba ha riportato una dichiarazione del ministero, secondo cui il raid nella regione di Saada, roccaforte degli Houthi, ha causato 68 morti e 47 feriti tra i migranti africani. Il ministero della Difesa degli Stati Uniti non ha commentato in tempo utile per la pubblicazione.
La posizione ufficiale dell’amministrazione Trump, dichiarata dal Comando Centrale degli Stati Uniti il 27 aprile è la seguente: «Dal 15 marzo, il Comando Centrale degli Stati Uniti ha condotto una serie di attacchi contro l’organizzazione terroristica Houthi in Yemen, per ripristinare la libertà di navigazione e creare un clima di deterrenza» e ancora: «queste operazioni sono state studiate per minimizzare i rischi per i civili». Il Comando americano ha poi precisato che, per garantire la sicurezza dell’operazione, non è possibile divulgarne i dettagli, ma ha garantito che adotta un «approccio estremamente preciso» finalizzato a minimizzare le vittime civili.
I migranti da Eritrea, Etiopia e altri Paesi africani attraversano spesso lo stretto di Bab el-Mandab verso lo Yemen, diretti in Arabia Saudita in cerca di lavoro. Le immagini trasmesse dal canale Al-Masirah, controllato dagli Houthi, hanno mostrato immagini di corpi senza vita, che finora non è stato possibile verificare.
Il 15 marzo, il Presidente Trump ha ordinato una serie di attacchi aerei su diverse aree controllate dagli Houthi, finché l’organizzazione terroristica non cesserà gli attacchi sulla Mar Rosso. Il Comando ha riferito di aver colpito oltre 800 basi degli Houthi, uccidendo centinaia di combattenti e numerosi leader.
L’Iran ha rifornito di droni e altre tecnologie avanzate i propri alleati nel cosiddetto Asse della Resistenza, tra cui gli Houthi e l’organizzazione terroristica Hezbollah. Entrambi hanno impiegato droni contro Israele, ma gli Houthi si focalizzano soprattutto su attacchi alle navi nel Mar Rosso e nello stretto di Bab el-Mandab.
Conosciuti ufficialmente come Ansar Allah, gli Houthi, che reclutano membri dalla comunità sciita Zaydi del nord dello Yemen, controllano la capitale Sanaa e vaste aree del nord e ovest del Paese dal 2014. Il 4 marzo, il ministero degli Esteri americano ha formalmente dichiarato Ansar Allah “organizzazione terroristica”, a seguito delle «centinaia di attacchi contro navi commerciali nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden dal 2023». Il comunicato ha notato che gli Houthi hanno risparmiato dagli attacchi le navi cinesi, colpendo solo navi americane e occidentali in generale.