In Florida, una maxi-operazione, condotta dalla polizia di frontiera in collaborazione con le forze dell’ordine locali, ha portato all’arresto di quasi 800 immigrati clandestini in quattro giorni.
L’azione rientra in una strategia più ampia di rafforzamento dei controlli sull’immigrazione irregolare, avviata sotto l’amministrazione Trump. Dal suo ritorno alla Casa Bianca, il presidente ha infatti rilanciato con forza le operazioni di arresto ed espulsione, come dimostrato dai circa 300 arresti registrati già nel primo giorno del suo insediamento, facendo della lotta all’immigrazione irregolare una priorità. Diverse operazioni si sono infatti concentrate su immigrati illegali accusati di ulteriori attività criminali o di mantenere legami con organizzazioni criminali durante la permanenza negli Stati Uniti.
Il ministro degli Interni, Kristi Noem, ha sottolineato la determinazione del governo federale, avvertendo che chiunque si trovi illegalmente nel Paese con precedenti penali sarà rintracciato, arrestato ed espulso. Sulla stessa linea il governatore della Florida, Ron DeSantis, che ha rivendicato il ruolo guida dello Stato nella cooperazione con l’amministrazione federale nella lotta all’ immigrazione illegale legata ad attività criminali.