Ultimatum (anche) da Vance a Russia e Ucraina: accettate la pace o noi lasciamo i negoziati

di Redazione ETI/Jack Phillips
24 Aprile 2025 17:42 Aggiornato: 24 Aprile 2025 17:42

Il vicepresidente JD Vance ha dichiarato che gli Stati Uniti abbandoneranno i negoziati relativi al conflitto tra Russia e Ucraina, se i due Paesi rifiuteranno una «proposta» avanzata da Washington per porre fine alla guerra, ormai iniziata tre anni fa. «Abbiamo presentato una proposta chiara sia ai russi che agli ucraini: o la accettano, o gli Stati Uniti si ritireranno dai negoziati», ha affermato Vance.
La Casa Bianca, ha aggiunto, «ha compiuto uno sforzo diplomatico incredibile, cercando di comprendere le priorità degli ucraini e dei russi. Crediamo di aver elaborato una proposta equa per tutti».

Il Presidente Trump e Vance hanno ripetutamente espresso la volontà di risolvere il conflitto in tempi relativamente brevi, tuttavia, ultimamente Trump ha manifestato una certa frustrazione verso i leader dei due Paesi europei. «È il momento di fare qualcosa. Bisogna fermare le stragi, e per farlo, ucraini e russi dovranno rinunciare a parte dei territori che controllano» ha dichiarato Vance.

Zelensky ha categoricamente escluso di cedere i territori alla Russia in un possibile accordo di pace, definendo la proposta «inaccettabile». Mercoledì, in un post su Telegram, il Presidente ucraino ha ribadito la necessità di un «cessate il fuoco immediato, completo e incondizionato», un’idea avanzata dagli Stati Uniti oltre sei settimane fa, che considera «pienamente realizzabile» a condizione che la Russia «ponga fine alle stragi». Ha inoltre richiamato la riduzione delle ostilità durante la Pasqua, proponendo di prorogare il cessate il fuoco per altri 30 giorni e dichiarando la disponibilità a garantire la sicurezza dei civili.

Mercoledì scorso, i funzionari russi hanno replicato che non considerano la «proposta esplicita» del vicepresidente americano un ultimatum. «Gli Stati Uniti continuano i loro sforzi di mediazione, cosa che apprezziamo», ha affermato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, alla testata russa RT. «Per superare le divergenze servono dei negoziati approfonditi».
Riguardo ai colloqui di Londra, Peskov ha osservato che le parti non hanno ancora trovato un’intesa.

Nello stesso giorno, un drone russo ha colpito un autobus che trasportava degli operai a Marganets, nella regione ucraina di Dnipropetrovsk, uccidendo otto donne e un uomo, e causando oltre 40 feriti, ha riferito il governatore Serhii Lysak su Telegram.

 

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