I «solidi risultati» del primo trimestre «sono il frutto della costante esecuzione della nostra strategia, nonostante l’incerto contesto macroeconomico». Lo afferma l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, in relazione ai risultati sul primo trimestre 2025. «Manteniamo la disciplina finanziaria – aggiunge – e la determinazione nel fare leva sui nostri vantaggi competitivi basati sull’esplorazione, sulle tecnologie proprietarie e sugli innovativi modelli di business, per eseguire la trasformazione e generare valore per i nostri azionisti. Gli straordinari successi esplorativi aprono nuove opportunità di mercato e di ritorni. Con Petronas stiamo creando un nuovo satellite upstream paritetico, autofinanziato, con lo scopo di valorizzare l’ingente potenziale delle nostre scoperte al largo dell’Indonesia».
Il modello di «esplorazione duale», spiega l’Ad, «è stato applicato negli accordi con Vitol, anticipando la monetizzazione dei rilevanti progetti Eni di Baleine e Congo Flng con incassi attesi pari a 2,7 miliardi di dollari». La strategia di crescita e di creazione di valore basata sui satelliti relativi alla transizione «prende slancio» sottolinea Descalzi, facendo presente che Enilive e Plenitude «hanno perfezionato ulteriori investimenti, mentre è in fase di definizione il nuovo satellite dedicato all’attività di cattura/stoccaggio della Co2». Nel primo trimestre Eni ha conseguito su base adjusted 3,7 miliardi di euro di utile operativo proforma, 1,4 miliardi di euro di utile netto e 3,4 miliardi di euro di flusso di cassa operativo «in grado di coprire gli investimenti lordi di €1,9 mld e la distribuzione di cassa agli azionisti», conclude l’Ad.