I fatti del giorno – Africa Sub-sahariana

di Agenzia Nova
22 Aprile 2025 18:25 Aggiornato: 22 Aprile 2025 18:25

Burkina Faso – giunta militare, sventato un altro colpo di Stato

La giunta militare del Burkina Faso ha sventato un “complotto di vasta portata”, concepito presumibilmente in Costa d’Avorio allo scopo di seminare il “caos totale” nel Paese. Lo ha annunciato il mnistro della Sicurezza Mahamadou Sana in una dichiarazione trasmessa in televisione nazionale. “Il meticoloso lavoro dei servizi segreti ha rivelato un importante complotto in preparazione contro il nostro Paese, il cui obiettivo finale è seminare il caos totale”, ha dichiarato il ministro, aggiungendo che “la manovra doveva culminare, secondo il piano dei terroristi, mercoledì 16 aprile 2025 in un assalto alla presidenza del (Burkina) Faso da parte di un gruppo di militari reclutati dai nemici della nazione” e che “i cervelli fuori dal Paese si trovano tutti in Costa d’Avorio”. Sana ha citato a questo proposito due ex ufficiali dell’esercito, il maggiore Joanny Compaoré e il tenente Abdramane Barry, che secondo le informazioni riferite dalla giunta avrebbero partecipato dal Paese vicino. Dopo l’annuncio, i capi di tutte le forze militari del Burkina Faso sono stati convocati con urgenza a Ouagadougou. Secondo fonti della stampa regionale, una decina di militari sono stati arrestati la scorsa settimana dopo essere stati accusati dai sostenitori della giunta di voler “destabilizzare” il governo. L’anno scorso il leader militare Ibrahim Traoré ha affermato che la Costa d’Avorio era un “centro operativo” per destabilizzare il Burkina Faso. Da quando è al potere, la giunta sostiene di aver sventato diversi tentativi di rovesciarla.

Nigeria – Iswap rivendica attacco nello Stato di Benue, bilancio è di 56 morti

Lo Stato islamico nell’Africa occidentale (Iswap) ha rivendicato la responsabilità dell’attacco con cui nella notte fra il 17 e il 18 aprile uomini armati hanno ucciso almeno 56 persone nello Stato nigeriano di Benue. Gli attacchi, riferisce “France 24”, sono stati perpetrati da pastori nomadi di etnia fulana, ritenuti vicini allo Stato islamico, sulla base di rivendicazioni territoriali esistenti da tempo. Durante questo mese altri violenti attacchi hanno interessato lo Stato di Plateau, con almeno 50 persone uccise. Dal 2019, gli scontri hanno causato più di 500 vittime nella regione e costretto 2,2 milioni di persone ad abbandonare le proprie case.

Russia-Sudafrica – Cremlino, Putin sente Ramaphosa, focus su Ucraina e cooperazione

Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato al telefono con l’omologo sudafricano Cyril Ramaphosa. Lo ha reso noto il Cremlino. “Tenendo conto dell’interesse della parte sudafricana a facilitare la ricerca di soluzioni pacifiche alla crisi ucraina”, Putin ha espresso “la posizione di base” russa sulla necessità di “eliminare le cause profonde del conflitto e garantire gli interessi di sicurezza” del suo Paese, si legge nel comunicato. Il presidente russo si è congratulato con Ramaphosa e con il popolo sudafricano “per la prossima festa nazionale del Sudafrica, il 27 aprile, il Giorno della libertà”, occasione che celebra le prime elezioni seguite alla fine del regime di apartheid nel 1994. I due leader hanno anche discusso questioni relative allo sviluppo della cooperazione, tra cui nei settori commerciale, economico e degli investimenti.

Eswatini: ministro Esteri Taiwan parteciperà a cerimonia per il compleanno del re Mswati III

Il ministro degli Esteri di Taiwan, Lin Chia-lung, guiderà da oggi una delegazione in Eswatini in occasione dei festeggiamenti per il 57mo compleanno del re Mswati III. Lo annuncia il ministero degli Esteri in una nota, precisando che la visita si concluderà il 26 aprile. In qualità d’inviato speciale del presidente Lai Ching-te, Lin consegnerà una missiva del leader taiwanese e delle mucche in dono al re e alla regina madre, Ntombi Tfwala. Lin terrà inoltre colloqui con il primo ministro di Eswatini, Russell Dlamini, e l’omologo, Pholile Shakantu, per discutere di relazioni e progetti bilaterali, secondo la nota. Mswati III è nato il 19 aprile 1968. A marzo, la ministra dell’Interno di Eswatini, la principessa Lindiwe Dlamini, ha annunciato che una cerimonia per il 57mo compleanno di re Mswati III si sarebbe tenuta il 25 aprile nella regione di Shiselweni, in corrispondenza dell’anniversario dell’incoronazione di Mswati III, avvenuta il 25 aprile 1986.

Sud Sudan: esercito riconquista Nasir, città strategica presa dall’Armata bianca

L’esercito del Sud Sudan ha riconquistato Nasir, città strappata al suo controllo da una milizia – l’Armata bianca dell’Alto Nilo – che è stata al centro degli ultimi sviluppi della crisi fra il presidente Salva Kiir ed il suo vice Riek Machar, ritenuto sostenere la milizia di quella città. La riconquista di Nasir è stata annunciata dal portavoce dell’esercito e confermata da quello dell’Armata bianca, che Machar afferma di non sostenere. Il portavoce della milizia, Honson Chuol James, ha tuttavia precisato che i suoi uomini stavano “solo effettuando una ritirata tattica”, aggiungendo che 17 persone sono state uccise durante un pesante bombardamento del vicino villaggio di Thuluc. Da parte sua il portavoce dell’esercito, Lul Ruai Koang, ha affermato che i militari sono riusciti a evitare un’imboscata a Thuluc grazie al supporto aereo ravvicinato. Lo scorso 26 marzo il presidente Kiir ha dato ordine di mettere agli arresti domiciliari Machar, un arresto considerato dal partito di quest’ultimo, il Movimento di liberazione del popolo sudanese all’opposizione (Splm-Io), una violazione dell’accordo di pace firmato nel 2018 e che potrebbe riaprire il conflitto nel Paese.

Sudafrica: polizia apre indagine su presunto tentato omicidio del vicepresidente Mashatile

La polizia del Sudafrica ha avviato un’indagine su un presunto tentato omicidio ai danni del vicepresidente Paul Mashatile, la cui auto ufficiale è stata presa di mira all’inizio di aprile mentre lasciava una riunione di alto livello del Congresso nazionale africano (Anc), il partito al governo. Lo riferisce l’agenzia di stampa “Apa”, dopo che ieri il vicepresidente ha rivelato ai giornalisti la dinamica del tentato omicidio. L’auto è stata attaccata mentre il convoglio che lo trasportava stava lasciando Boksburg, a est di Johannesburg, poco dopo una riunione del Comitato esecutivo nazionale del partito. Inizialmente, ha detto, i suoi collaboratori hanno creduto che fossero state lanciate pietre contro l’auto. “Quando siamo tornati a casa, le guardie del corpo hanno detto che l’impatto era stato troppo forte e di voler portare l’auto ad un controllo, essendo il parabrezza antiproiettile troppo resistente per colpi simili”, ha raccontato Mashatile, spiegando che in questo modo i suoi collaboratori si sono resi conto degli spari. Al momento non stati identificati sospettati e il movente della sparatoria rimane sconosciuto. Il portavoce di Mashatile, Keith Khoza, ha affermato che la questione non è stata resa pubblica immediatamente per evitare di creare allarme prima dell’inizio delle indagini formali.

Somalia: procuratore Puntland, ucciso da al Shabaab un funzionario del consolato etiope a Garowe

Un funzionario del consolato etiope di Garowe, capitale dello Stato semiautonomo somalo del Puntland, è stato ucciso da presunti miliziani di al Shabaab. Lo sostengono funzionari del Puntland, secondo i quali l’assassinio compiuto domenica 20 aprile è avvenuto per opera di uomini armati legati al gruppo jihadista. La tesi, riferisce l’agenzia di stampa “Apa”, è stata formulata in particolare dal procuratore generale del Sol orientale, Farah Aydiid Jama. Favorevoli al governo federale somalo (contrariamente al Puntland, che le contende), le regioni di Sanag, Sol e Cayn (Ssc) sono amministrate da tempo dallo Stato autoproclamato di Khatumo. La scorsa settimana, quest’ultimo è stato ufficialmente riconosciuto dal governo della Somalia come nuovo Stato federale a pieno titolo.

Africa: Fmi rivede al ribasso crescita regione sub-sahariana, per il 2025 al 3,8 per cento

La crescita economica dell’Africa sub-sahariana si attesterà per quest’anno al 3,8 per cento, in calo rispetto alla stima formulata per il 2024 (4 per cento), con un leggero recupero nel 2026, quando è prevista al 4,2 per cento. Lo riferisce il Fondo monetario internazionale (Fmi) nel suo ultimo rapporto sulle Prospettive di crescita globale, pubblicato oggi. Tra le principali economie regionali, le previsioni di crescita per la Nigeria sono riviste al ribasso di 0,2 punti percentuali per il 2025 (3 per cento) e di 0,3 punti percentuali per il 2026 (2,7 per cento) a causa del calo dei prezzi del petrolio. Ugualmente riviste al ribasso quelle del Sudafrica, che scendono di 0,5 punti percentuali per il 2025 (1 per cento) e di 0,3 punti percentuali per il 2026 (1,3 per cento) rispetto alla stima dell’ultimo rapporto, riflettendo il rallentamento della crescita dovuto a un risultato del 2024 inferiore alle aspettative (0,6 per cento), al deterioramento del sentimento dovuto all’accresciuta incertezza, all’intensificazione delle politiche protezionistiche e ad un rallentamento più profondo nelle principali economie. Il Sud Sudan ha una revisione al ribasso del 31,5 per cento.

Cina-Kenya: al via oggi prima visita di Stato di Ruto, focus su investimenti infrastrutturali

Il presidente del Kenya, William Ruto, inizia oggi una missione di cinque giorni in Cina, con l’obiettivo di ottenere finanziamenti infrastrutturali e attutire l’impatto dei dazi statunitensi. Quella di Ruto, eletto alla guida del Kenya nel 2022 per un mandato di cinque anni, è la prima visita di Stato nel Paese asiatico. Come ricordato dall’agenzia di stampa “Xinhua”, il capo di Stato keniota si è tuttavia recato a Pechino negli ultimi anni in occasione di due eventi multilaterali, cioè il Forum sulla Nuova via della seta (Belt and road initiative, Bri) a ottobre 2023 e il Forum sulla cooperazione Cina-Africa, convocato lo scorso settembre. Durante la missione, si prevede che saranno discussi finanziamenti a progetti infrastrutturali particolarmente importanti per Nairobi, tra cui la ferrovia a scartamento standard che collega Naivasha a Malaba, al confine con l’Uganda, e un progetto autostradale che collegherà la Rift Valley africana al Kenya occidentale.

Etiopia: Onu, a rischio l’assistenza alimentare per 650 mila persone

Fame e malnutrizione sono in aumento in Etiopia a causa del conflitto in corso, dell’instabilità regionale, degli sfollamenti, della siccità e degli shock economici che lasciano milioni di persone cibo a sufficienza. Lo ha ricordato oggi in una nota il Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni Unite. La risposta salvavita dell’organizzazione è stata gravemente ostacolata da carenze di finanziamenti critiche, poiché 3,6 milioni di persone tra le più vulnerabili rischiano di perdere l’assistenza alimentare, compresi i trattamenti per la malnutrizione per 650 mila donne e bambini. Oltre 10 milioni di persone soffrono di fame e malnutrizione in tutta l’Etiopia. Tra queste, 3 milioni sono state costrette ad abbandonare le proprie case a causa del conflitto e di condizioni meteorologiche estreme. In alcune zone delle regioni di Somali, Oromia, Tigray e Afar, il deperimento infantile ha superato la soglia di emergenza del 15 per cento. Ad oggi il Pam supporta 800 mila rifugiati in Etiopia, inclusi 100 mila rifugiati sudanesi, mentre la crescente insicurezza nel Sudan del Sud nord-orientale potrebbe spingere altri 10 mila rifugiati ad attraversare il confine. Infine, le scarse precipitazioni previste nell’Etiopia sudorientale fino a maggio rischiano di provocare un’altra siccità nella regione somala, dove le famiglie sono ancora provate dalla siccità del 2020-2023, la più lunga mai registrata nel Paese.

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