Pil in linea con stime 2025 documento di finanza pubblica

di Agenzia Nova
17 Aprile 2025 14:26 Aggiornato: 17 Aprile 2025 14:27

Le previsioni sul Pil del Documento di finanza pubblica 2025 pari a 0,6 per cento per il 2025 e 0,8 per i due anni successivi, «sono in linea con l’Upb per quanto riguarda l’anno in corso; per il successivo triennio invece le attese dell’Upb sono più caute, per uno stimolo della domanda interna lievemente inferiore alle stime ministero dell’Economia e delle Finanze. La crescita cumulata del Pil 2025-28 raggiunge 3,0 punti percentuali nello scenario del ministero dell’Economia e delle Finanze, mentre per l’Upb sarebbe più contenuta (al 2,7 punti percentuali)».

Lo ha detto la presidente dell’Upb Lilia Cavallari, nel corso dell’audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sul Documento di finanza pubblica.

L’economia italiana nel 2024 «ha registrato una crescita moderata (0,7 per cento) e inferiore a quella dell’area dell’euro per la prima volta dal 2021; il primo trimestre di quest’anno ha visto, secondo stime dell’Upb, una modesta accelerazione, allo 0,25 per cento, dopo sei mesi in sostanziale stagnazione», ha aggiunto.

«I rischi sono orientati al ribasso e sono prevalentemente riconducibili a fattori geopolitici, il protezionismo e i conflitti, oltre che alla gestione dei rilevanti progetti d’investimento; in particolare, sul Pnrr data l’elevata concentrazione di interventi nel 2026 non si può escludere che una parte delle opere possa essere differita. D’altro canto, la domanda aggregata in Europa potrebbe essere sospinta da nuovi programmi di riarmo. Sul fronte finanziario i mercati resteranno molto volatili a causa dell’incertezza globale, quindi anche il sentiero di allentamento monetario delle banche centrali si fa più imprevedibile. Infine, ma non meno importante, prosegue la tendenza al riscaldamento globale, che aumenta gli eventi meteorologici estremi con impatti negativi sui prezzi e sul tessuto produttivo».

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