Weber: Meloni fa bene a incontrare Trump

di Agenzia Nova
17 Aprile 2025 11:35 Aggiornato: 17 Aprile 2025 11:35

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni non sbaglia a incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, l’importante è che non si comprometta «l’unità dell’Ue». Lo ha detto a Repubblica il presidente del Ppe, il tedesco Manfred Weber il quale, alla vigilia del congresso che dovrebbe confermarlo alla guida dei popolari europei, è convinto che in questa fase «tutti i partiti ragionevoli e pro-europei debbano collaborare».

La premier italiana oggi a Washington incontrerà il presidente Trump: «È presidente del Consiglio. Sa che solo insieme possiamo ottenere risultati. L’unità è necessaria. In questo momento difficile con gli Usa, sono utili tutti i canali. È bene che Meloni abbia questo incontro». Non lo considera un errore: «Niente affatto. L’Italia è uno dei Paesi del G7, uno dei grandi Paesi dell’Unione europea, tra i fondatori. Pure Macron ha avuto i suoi contatti. Presto anche la Germania lo farà con Merz. Ringrazio Meloni per il buon coordinamento con noi a livello europeo».

Il presidente Trump sta diventando un problema nelle relazioni con l’Europa: «È evidente. Ma dobbiamo mantenere la calma, non reagire in modo eccessivo. Anche sui dazi bisogna trovare un equilibrio. Dobbiamo utilizzare la pausa di 90 giorni per un risultato solido».

La linea Usa sta cambiando anche sulla difesa. L’Europa potrebbe non contare più sugli States: «Il punto di partenza è avere eserciti nazionali forti e affidabili. Dobbiamo rafforzarli. Ed è vero: il mondo è cambiato. È finito il tempo in cui contiamo solo su 320 milioni di americani che difendono 450 milioni di europei. Dobbiamo riconoscere che la Russia ha un’economia di guerra».

Quanto al RearmEu: «Il primo passo è spendere in modo più efficiente, perché sprechiamo un sacco di soldi dei contribuenti europei. Dovremmo fare come con i vaccini contro il Coronavirus: comprandoli insieme abbiamo risparmiato». Quindi non un esercito europeo: «Eserciti nazionali. Il valore aggiunto è la cooperazione. Bisogna essere meglio collegati e meglio integrati contro le minacce provenienti da Cina o Russia».

L’alto Rappresentante Ue, Kaja Kallas, ha detto che quella russa è una dittatura: «Questa è in effetti la realtà di una brutale dittatura che vuole tornare ad essere un impero. Io vedo che Putin non ha alcun interesse alla pace. Anche Trump sta ora sperimentando la vera natura di Putin», conclude Weber.

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