Tra le molte promesse del benessere moderno, una nuova tendenza si distingue per semplicità e benefici concreti: respirare attraverso il naso. Sempre più persone, incluse celebrità e atleti, si affidano a tecniche come il “mouth taping”, sigillandosi le labbra con nastro adesivo per evitare la respirazione orale durante il sonno. A dispetto dell’apparenza bizzarra, questa pratica si basa su solide evidenze scientifiche. Diversi studi indicano che la respirazione nasale non solo migliora la qualità del sonno e la salute generale, ma favorisce anche funzioni cognitive più efficienti. Lontano dall’essere una moda passeggera, il ritorno alla respirazione nasale si fonda su un meccanismo fisiologico naturale spesso trascurato.
LA SCIENZA DELLA RESPIRAZIONE: LE BASI ESSENZIALI
Respirare è un atto automatico, ma il modo in cui lo si fa incide profondamente sulla salute. Anatomia e fisiologia distinguono nettamente la respirazione nasale da quella orale. Secondo Stuart Sandeman, esperto del respiro e fondatore di Breathpod, il naso è l’organo designato per questo scopo. Fin dalla nascita, l’organismo è strutturato per inspirare ed espirare attraverso le narici, un processo che garantisce numerosi vantaggi. Tuttavia, fattori come congestione, stress o abitudini consolidate spingono spesso verso la respirazione orale. Recuperare la corretta respirazione nasale significa ristabilire una funzione essenziale, migliorando l’efficienza respiratoria e il benessere generale.
SETTE MOTIVI PER PREFERIRE LA RESPIRAZIONE NASALE
Il naso rappresenta una barriera efficace contro germi e agenti inquinanti. Durante l’inspirazione, le cavità nasali trattengono polveri, allergeni e batteri grazie a peli sottili e muco, proteggendo così i polmoni. James Nestor, autore del libro Respiro, definisce il naso come la prima linea di difesa dell’organismo. Uno studio pubblicato sul Journal of Toxicology and Environmental Health conferma la superiore capacità filtrante del naso rispetto alla bocca. Inoltre, il microbiota nasale, al pari di quello intestinale, trae beneficio da questo tipo di respirazione: condizioni favorevoli alla flora batterica riducono il rischio di raffreddori e influenze, come evidenziato dal neuroscienziato Andrew Huberman. Le narici, inoltre, riscaldano e umidificano l’aria, adattandola alla temperatura corporea, funzione utile soprattutto in ambienti freddi o secchi.
Un altro aspetto fondamentale riguarda l’ottimizzazione dello scambio gassoso. Le cavità nasali producono ossido nitrico, un gas che favorisce la vasodilatazione e migliora l’apporto di ossigeno agli organi. La respirazione nasale, rispetto a quella orale, può aumentare del 10% i livelli di ossigeno nel sangue e migliorare del 10-20% l’assorbimento complessivo, con effetti positivi su resistenza fisica e salute cardiovascolare.
Anche la salute orale beneficia di questo approccio. Respirare con la bocca, secca le mucose, favorendo la proliferazione batterica e aumentando il rischio di carie e malattie gengivali. La respirazione nasale, mantenendo un ambiente umido, consente alla saliva di svolgere un’azione protettiva. Studi confermano che la respirazione orale aumenta l’acidità del cavo orale, danneggiando lo smalto, mentre quella nasale contribuisce al mantenimento di un ecosistema più sano.
Durante il sonno, respirare dal naso permette un riposo più profondo e continuo. Mantenendo livelli equilibrati di ossigeno e anidride carbonica, si evitano disturbi come la secchezza della gola e le interruzioni respiratorie. Andrew Huberman segnala come la respirazione orale notturna sia associata a disturbi come l’apnea del sonno, mentre quella nasale stabilizza i ritmi respiratori, migliorando la qualità complessiva del sonno.
La regolazione del sistema nervoso è un ulteriore beneficio spesso trascurato. La respirazione nasale stimola il sistema parasimpatico, rallentando il ritmo del respiro e favorendo uno stato di calma. Studi pubblicati su Scientific Reports dimostrano che la respirazione lenta attraverso il naso riduce ansia e stress, modulando anche le risposte emotive. Secondo l’esperto Sandeman, la respirazione alternata tra narici — una tecnica di respirazione yogica dove si chiude una narice (ad esempio con il pollice) per inspirare attraverso l’altra, poi si chiude quest’ultima (con l’anulare) per espirare dalla prima — influisce direttamente sull’equilibrio tra sistema simpatico e parasimpatico. Una ricerca del 2022 mostra che questo tipo di respirazione modifica l’attività cerebrale, influenzando consapevolezza e stabilità emotiva.
Le funzioni cognitive traggono anch’esse vantaggio dalla respirazione nasale. Mantenere livelli adeguati di anidride carbonica è fondamentale per memoria e concentrazione. Studi di neuroimaging dimostrano che respirare con il naso attiva regioni cerebrali coinvolte nella memoria, al contrario della respirazione orale, che può comprometterne l’efficienza.
Infine, l’aspetto estetico non è trascurabile. Nei bambini, la respirazione orale può alterare lo sviluppo del viso, portando a mascelle arretrate e volti più stretti. La Cleveland Clinic segnala che la respirazione nasale favorisce una crescita facciale più armoniosa. Studi a riguardo confermano che il naso contribuisce a un palato più ampio e a una struttura facciale meglio proporzionata, con effetti positivi sia funzionali che estetici.
ADATTARSI AL CAMBIAMENTO: STRATEGIE PER LA RESPIRAZIONE NASALE
Il passaggio dalla respirazione orale a quella nasale può risultare complesso per chi ha consolidato l’abitudine nel tempo. Una delle tecniche più utilizzate è il mouth taping durante il sonno, che consiste nell’applicare un nastro traspirante sulle labbra. Stuart Sandeman suggerisce un approccio graduale: iniziare con sessioni brevi durante il giorno, da uno a trenta minuti, per poi estenderle alla notte. Esercizi specifici, come la respirazione alternata delle narici o quella diaframmatica, aiutano a rafforzare il sistema respiratorio e favorire l’uso del naso. In caso di congestione legata ad allergie, è utile rivolgersi a un medico per pianificare una gestione a lungo termine. Monitorare il proprio respiro durante il giorno e correggerlo consapevolmente rappresenta un ulteriore passo verso la transizione. Anche il rafforzamento dei muscoli orali, attraverso esercizi che coinvolgono lingua e mascella, contribuisce a mantenere le vie aeree aperte.
UN APPROCCIO EQUILIBRATO: IL RUOLO DELLA RESPIRAZIONE ORALE
Nonostante i numerosi benefici della respirazione nasale, esistono circostanze in cui quella orale è necessaria. Durante uno sforzo fisico intenso o in situazioni di emergenza, respirare rapidamente con la bocca garantisce un afflusso immediato di ossigeno ai muscoli. Sandeman chiarisce che, in caso di pericolo, questa risposta è vitale per l’organismo. Riconoscere questi contesti e adottare strategie per limitarne gli effetti negativi è fondamentale. Anche se il passaggio alla respirazione nasale può richiedere tempo e impegno, i vantaggi per la salute rendono questa trasformazione un investimento duraturo nel proprio benessere.
Le informazioni e le opinioni contenute in questo articolo non costituiscono parere medico. Si consiglia di confrontarsi sul tema col proprio medico curante e/o con specialisti qualificati.