«In questo tornante della storia, davanti alla trasformazione epocale innescata da questi strumenti potentissimi, la voce di Faggin ci ricorda ancora una volta che l’Intelligenza artificiale non possiede un’etica intrinseca: non sceglie tra il bene e il male, non ha coscienza, esegue istruzioni».
Lo ha dichiarato il ministro per le Riforme istituzionali, Elisabetta Casellati, in occasione della proiezione in anteprima del documentario «Federico Faggin, l’uomo che vide il futuro», diretto da Marcello Foa, presso l’aula dei gruppi parlamentari di Montecitorio. «Dipende da noi, dunque, darle una direzione. Spetta a noi definire i limiti e le regole entro cui deve operare – ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo –. Ponendoci innanzitutto la domanda giusta: non solo cosa può fare l’Intelligenza artificiale, ma cosa deve fare per servire l’uomo e la giustizia. Perché il progresso tecnico, da solo, non garantisce un futuro migliore. Il vero discrimine sarà sempre l’uso che ne facciamo. Ecco perché siamo chiamati a governarlo con saggezza e discernimento. Ecco perché la sfida non è solo tecnologica, ma profondamente etica».