«Aspettiamo di sapere cosa pensano le donne del Partito democratico sulla vergognosa azione di Romano Prodi, loro “punto di riferimento”. Ma siamo certi che sarà soltanto l’ultima occasione dove non perverrà alcun segnale di solidarietà». Lo ha detto la capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Femminicidio, Elisabetta Lancellotta.
«Ricordato dagli italiani per la “svendita” dell’Iri e per le modalità con le quali portò l’Italia nell’euro – ha aggiunto –, Romano Prodi non perde occasione di dimostrare la vera natura, sua e della sinistra che ha ispirato: autoreferenziale, apodittica, che, per non dare risposte, non tollera le vengano fatte domande.
Il disegno di un’Europa in cui si parla di dittatura del partito rivoluzionario, di abolizione o limitazione della proprietà privata, di fallimento clamoroso della prassi democratica non è mai stato né potrà mai essere la nostra idea di Europa, come ben ha detto la nostra presidente del Consiglio. Se ne facciano una ragione.
L’isterismo di Romano Prodi ci dice che siamo nel giusto e che, all’evidenza, la loro idea di Europa è fallita. Vorremmo non assistere più a questi vergognosi gesti, oltretutto verso donne che stanno svolgendo il proprio lavoro, specie se a porli in essere è un ex presidente del Consiglio e già presidente della Commissione europea.
Esprimo piena solidarietà, prima come donna e poi come capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione parlamentare d’inchiesta sul Femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere, alla giornalista Lavinia Orefici», ha concluso Lancellotta.