Consumare una sola bevanda zuccherata al giorno aumenta di quasi cinque volte il rischio di cancro della cavità orale nelle donne rispetto a chi ne fa uso raro, emerge da un nuovo studio.
Questo pericolo resta significativo, indipendentemente dal fatto che si fumi o si beva alcol, mettendo in discussione le conoscenze tradizionali sui fattori di rischio per il cancro orale. In Occidente, il cancro orale rappresenta circa il 3% dei tumori diagnosticati ogni anno. «Serve considerare l’impatto della dieta sui rischi di cancro per definire raccomandazioni di salute pubblica», sottolineano i ricercatori.
UN PERICOLO INASPETTATO
Storicamente, il cancro della cavità orale è stato legato a uomini anziani, esposti a rischi come tabacco e alcol eccessivo. Una ricerca recente, apparsa su JAMA Otolaryngology–Head & Neck Surgery, rivela però che colpisce sempre più donne non fumatrici, specie tra le popolazioni bianche.
Lo studio ha monitorato oltre 162.000 donne per oltre 30 anni, analizzando il consumo di bevande zuccherate e altri aspetti dello stile di vita. Dall’analisi è emerso che chi consuma una o più bevande zuccherate al giorno ha un rischio di cancro della cavità orale 4,87 volte maggiore rispetto a chi ne assume meno di una al mese.
Per le donne che fumano poco o non bevono molto alcol, il consumo regolare di bevande zuccherate alza il rischio di oltre cinque volte, con circa tre casi extra ogni 100.000 persone. Nel gruppo con un consumo di una o più bevande zuccherate giornaliere, il rischio risulta 3,71 volte più alto rispetto a quello con un consumo inferiore a una volta al mense.
Secondo gli autori, diverse ipotesi spiegano questi dati. Lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, comune nelle bevande zuccherate, è un fattore centrale. Diversi studi lo collegano alla parodontite, una grave malattia gengivale associata al cancro orale. Inoltre, lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio può scatenare rapidi picchi di zucchero nel sangue e insulina, favorendo resistenza all’insulina e un aumento del fattore di crescita insulino-simile, un ormone legato alle cellule cancerose. Infine, potrebbe causare infiammazione, alterando l’equilibrio batterico nella bocca: la cosiddetta disbiosi orale, un altro elemento di rischio per i tumori orali.
ALLARME SALUTE IN AUMENTO
L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di limitare gli zuccheri aggiunti al 5% delle calorie giornaliere. Negli Usa, però, arrivano al 13% dell’energia totale. Ricerche passate hanno già collegato un alto consumo di zuccheri aggiunti e bevande zuccherate a una maggiore incidenza di malattie dentali nei giovani adulti, condizione legata a tumori come quello colorettale e polmonare. L’infiammazione cronica, che si propaga oltre la bocca, potrebbe favorire la formazione di cellule cancerose. «La soglia dell’Oms è un’indicazione ragionevole – spiega Emily Feivor, dietista al Northwell Long Island Jewish Forest Hills di New York City – ma va adattata a età, genere e fabbisogno energetico».
Con l’aumento globale del consumo di zucchero, lo studio rafforza l’invito a ridurre gli zuccheri aggiunti per una salute migliore. Lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio e lo zucchero, se assunti in eccesso, incidono similmente sul rischio di malattie, con effetti negativi comparabili. Alternative sane includono stevia, frutto del monaco o zuccheri naturali della frutta.
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