L’Italia ha registrato un significativo aumento delle importazioni di gas dall’Algeria nei primi due mesi del 2025, con una crescita del 31 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
È quanto emerge dal rapporto mensile del Forum dei Paesi esportatori di gas (Gecf), basato sui dati forniti da Snam. Nello stesso periodo, si è registrata una drastica riduzione delle importazioni di gas provenienti dalla Libia, calate del 75 per cento rispetto ai primi due mesi del 2024. Complessivamente, le importazioni di gas dal Nord Africa (dunque Algeria e Libia insieme) hanno raggiunto quota 3,5 miliardi di metri cubi (bcm) nel primo bimestre dell’anno in corso, equivalenti a un incremento del 21 per cento su base annua.
Nel mese di febbraio 2025, prosegue il rapporto, l’Italia ha registrato un aumento del 16 per cento dei consumi di gas rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, raggiungendo i 7,4 miliardi di metri cubi. L’incremento è stato guidato principalmente da una maggiore domanda proveniente dai settori residenziale, della generazione elettrica e industriale. In particolare, il settore residenziale ha visto crescere il consumo di gas dell’11 per cento rispetto al febbraio 2024, raggiungendo i 4 bcm. Tale aumento è stato determinato da temperature più basse della media stagionale, con una media nazionale di 6,9°C, circa 1,5°C in meno rispetto all’anno precedente, che ha comportato un incremento della domanda per il riscaldamento. Anche il settore industriale ha contribuito alla crescita complessiva, registrando un aumento del consumo di gas dell’1,5 per cento su base annua, raggiungendo 1 bcm, spinto dalla ripresa delle attività economiche.
Nel settore della generazione elettrica, il rapporto del Gecf evidenzia un significativo aumento del 32 per cento dell’utilizzo del gas, arrivato a 2,2 bcm, compensando così il calo registrato nelle produzioni elettriche da carbone, vento e idroelettrico. Nonostante questi cambiamenti, il gas naturale continua a dominare il mix elettrico italiano con il 65 per cento della produzione totale, seguito dall’energia da fonti rinnovabili non idroelettriche con una quota del 20 per cento, confermando la centralità del gas naturale nella stabilizzazione della rete elettrica nazionale. Complessivamente, nei primi due mesi del 2025, i consumi di gas in Italia sono cresciuti del 9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024, raggiungendo i 16 bcm.