Netanyahu: Hamas non collabora, riprendono le operazioni Gaza

di Redazione ETI/Aldgra Fredly
18 Marzo 2025 14:33 Aggiornato: 18 Marzo 2025 19:03
Martedì le forze di difesa israeliane hanno annunciato la ripresa dei bombardamenti contro obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza, mentre i negoziati per prolungare la tregua nell’enclave sono fermi. I medici di Gaza hanno riportano decine di palestinesi morti nell’attacco, il primo dopo due mesi dal cessate il fuoco siglato il 19 gennaio tra Israele e l’organizzazione terroristica Hamas. Le forze israeliane hanno dichiarato che «in linea con le direttive politiche» stanno conducendo «attacchi su vasta scala contro obiettivi terroristici dell’organizzazione Hamas nella Striscia di Gaza».
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha riferito di aver ordinato all’esercito di agire con «forza» contro i terroristi di Hamas a Gaza, motivando l’operazione col rifiuto dell’organizzazione di liberare gli ostaggi rapiti (e di consegnare i resti di quelli deceduti) durante l’attacco del 7 ottobre 2023: «Questa è la conseguenza del ripetuto rifiuto di Hamas di rilasciare i nostri ostaggi e di tutte le proposte dell’inviato presidenziale statunitense Steve Witkoff e dei mediatori» ha comunicato l’ufficio di Netanyahu.
Il servizio di emergenza civile palestinese ha segnalato almeno 35 attacchi aerei su Gaza, alcuni diretti alle zone di Khan Younis e Rafah. La prima fase del cessate il fuoco, entrata in vigore il 19 gennaio, prevedeva una tregua di sei settimane durante la quale Hamas avrebbe dovuto liberare 33 ostaggi israeliani in cambio di quasi 2 mila prigionieri palestinesi detenuti in Israele. Dopo la chiusura di questa fase il 1° marzo, Hamas ha respinto la proposta israeliana per una seconda fase, che chiede il rilascio degli ostaggi rimanenti.
Lunedì, il portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato a Fox News che il governo israeliano ha consultato l’amministrazione Trump sugli attacchi contro Hamas a Gaza: «Come il presidente Trump ha chiarito, Hamas, gli Houthi, l’Iran, tutti coloro che cercano di terrorizzare non solo Israele ma anche gli Usa, pagheranno un prezzo. Si scatenerà l’inferno». Trump aveva già intimato all’organizzazione terroristica di liberare tutti gli ostaggi e restituire i corpi dei defunti, in caso contrario di prepararsi a gravi conseguenze.
«Sto inviando a Israele tutto il necessario per finire il lavoro. Nessun membro di Hamas sarà al sicuro se non fate come dico» ha scritto Trump su Truth all’inizio di marzo, «questo è il vostro ultimo avvertimento! Parlo ai capi: ora è il momento di lasciare Gaza, finché avete ancora una possibilità».

Si stima che Hamas detenga altri 25 ostaggi e i corpi di 30 persone.
In risposta al rifiuto di Hamas di accettare il quadro di cessate il fuoco proposto da Witkoff, Israele ha bloccato l’ingresso di beni e rifornimenti nella Striscia di Gaza da inizio marzo. Il “quadro Witkoff” si riferisce a una proposta dell’inviato presidenziale statunitense per una tregua temporanea durante il mese sacro del Ramadan e la Pasqua ebraica. Il Ramadan dovrebbe concludersi il 30 marzo, la Pasqua il 20 aprile.

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