Espulsioni, giudice sfida l’amministrazione Trump

di Redazione ETI/Sam Dorman
18 Marzo 2025 15:00 Aggiornato: 18 Marzo 2025 19:30
Il giudice statunitense James Boasberg ha ordinato all’amministrazione del presidente Donald Trump di fornire ulteriori dettagli sulle espulsioni di presunti membri di gang venezuelane, attraverso l’applicazione della legge secolare nota come Alien Enemies Act. L’ordine è arrivato insieme a un’udienza del 17 marzo, in cui Boasberg ha esaminato se l’amministrazione avesse rispettato un suo precedente ordine, emesso due giorni prima, che vietava le espulsioni autorizzate dalla proclamazione di Trump del 15 marzo, basata sull’Enemies Act. Un’organizzazione di venezuelani anonimi ha fatto ricorso in previsione della proclamazione, sostenendo poi che l’amministrazione avesse ignorato l’ordine del giudice Boasberg del 15 marzo.

Il giudice ha richiesto che entro mezzogiorno del 18 marzo l’amministrazione presenti dichiarazioni giurate con la stima governativa di quante persone da espellere siano ancora nel Paese,
indicando anche quando la proclamazione è stata firmata e attivata, e assicurando che nessuno sia stato espulso dopo il suo ordine scritto del 15 marzo. L’amministrazione ha tentato di impedire l’udienza del 17 marzo. In una mozione presentata prima dell’udienza, il ministero della Giustizia ha sostenuto che il tribunale dovrebbe «ridurre le gravi incursioni sull’autorità dell’Esecutivo».

Boasberg ha respinto la mozione e, durante l’udienza, ha affermato che la Giustizia sottovaluta la sua giurisdizione sulle espulsioni avvenute oltre lo spazio aereo statunitense. Tuttavia non ha ancora deciso se il governo abbia violato il suo ordine.
La disputa è nata dalla proclamazione di Trump contro i membri dell’organizzazione terroristica straniera Tren de Aragua (Tda), così designata dal ministero degli Esteri nel mese precedente. Trump ha accusato l’organizzazione di «perpetrare, tentare e minacciare un’invasione o incursione predatoria negli Usa» e ha proclamato che tutti i membri sopra i 14 anni possono essere espulsi come nemici stranieri.
In una nota del 16 marzo, il ministero della Giustizia ha dichiarato di aver rispettato un primo ordine restrittivo temporaneo di Boasberg, che vietava la rimozione dei cinque querelanti del caso. Il ministero ha precisato che l’ordine successivo più ampio, esteso a tutti i soggetti della proclamazione di Trump, è arrivato dopo che alcuni membri di organizzazioni straniere erano già stati espulsi. L’amministrazione ha presentato ricorsi contro entrambi gli ordini alla Corte d’Appello per il circuito di Washington DC, mentre il 17 marzo, i querelanti hanno segnalato che l’amministrazione si è concentrata erroneamente sull’ordine scritto emesso dopo le 19, ignorando un precedente ordine orale di Boasberg delle 18:45, per cui, dicono, «il governo ha scelto di considerare l’ordine del tribunale valido solo per individui ancora sul suolo statunitense o su voli non ancora usciti dallo spazio aereo Usa alle 19:26».


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