Parlamento Usa: gli hacker del Pcc sono un pericolo per la sicurezza nazionale

di Redazione ETI/Dave Malyon
17 Marzo 2025 19:53 Aggiornato: 17 Marzo 2025 19:53

Diversi senatori, guidati da Shelley Moore Capito, hanno esortato Trump a rafforzare le difese informatiche degli Stati Uniti contro l’assalto continuo da parte della Cina. Il senatore Capito ha avvertito che le intrusioni informatiche del regime cinese sono rimaste impunite, anche se sono state colpite le istituzioni.

Queste considerazioni sono in linea con l’analisi di due società di sicurezza informatica, Mandiant e CrowdStrike, che hanno documentato un aumento degli attacchi informatici contro entità con sede negli Usa. Capito ha denunciato quattro anni di incursioni da parte di proxy informatici cinesi, che colpiscono istituzioni governative e cittadini «senza alcuna conseguenza». Quattro anni fa, Hafnium, un’organizzazione affiliata al regime cinese, noto come Silk Typhoon, è stato segnalato per aver sfruttato diverse vulnerabilità dei server. Altri esempi sono l’attacco informatico dello scorso anno all’Ufficio per il Controllo dei Beni Esteri del ministero del Tesoro, e il relativo al furto di documenti dai computer, a cui gli Stati Uniti hanno risposto con delle sanzioni. «Tutti questi attacchi sono avvenuti senza una reazione decisa da parte dell’amministrazione Biden», ha scritto Capito, liquidando un rapporto dell’epoca che parlava di una rappresaglia «silenziosa».

Ventuno Procuratori generali, guidati da Austin Knudsen del Montana, hanno chiesto al Parlamento degli Stati Uniti di approvare la proposta di legge che vieta DeepSeek sui dispositivi federali. La richiesta, indirizzata al presidente della Camera Mike Johnson, al capogruppo della maggioranza repubblicana al Senato John Thune e ai capigruppo democratici alla Camera, Hakeem Jeffries, e al Senato, Chuck Schumer, definiva DeepSeek «un altro strumento di spionaggio cinese contro la sicurezza nazionale americana».

Il 3 marzo scorso, i deputati Darin LaHood e Josh Gottheimer hanno firmato una lettera destinata a 47 governatori, esortandoli a bandire DeepSeek dai dispositivi governativi mentre Virginia, Texas e New York lo hanno già vietato. «Il Pcc ha chiarito che userà ogni mezzo per minare la nostra sicurezza nazionale, diffondere disinformazione e raccogliere dati sensibili degli americani», si legge nella lettera, aggiungendo che il chatbot è legato a China Mobile, azienda controllata dal regime cinese.

Questo sforzo collettivo segue due recenti analisi sulle minacce informatiche uscite a meno di un mese di distanza: una di CrowdStrike sull’uso dell’intelligenza artificiale per le intrusioni informatiche, e una di Mandiant sullo sfruttamento di software obsoleti sui router Juniper Os. Entrambe segnalano un aumento degli attacchi cinesi negli Usa e un uso crescente dell’intelligenza artificiale nel crimine informatico.

 

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