Serra: diamoci una mossa

di Agenzia Nova
15 Marzo 2025 16:36 Aggiornato: 15 Marzo 2025 20:17

Serve «darci una mossa altrimenti l’unica bandiera da sventolare sarà quella della carta di credito. Ma quella non è la nostra bandiera, è quella di Trump».

Lo ha detto Michele Serra, giornalista di La Repubblica, promotore della manifestazione Una piazza per l’Europa, intervenendo sul palco allestito in piazza del Popolo a Roma. Michele Serra raccoglie gli applausi di piazza del Popolo in questo passaggio del suo intervento che ha aperto la manifestazione sull’Europa. Se «ci è venuto in mente di portare la bandiera dell’Unione europea in piazza, è perché vogliamo sentirci europei non per trattato, non per un vincolo burocratico. Ma perché crediamo sul serio, perfino a dispetto della realtà, alla libertà e alla pace, che sono le due madri della costruzione europea».

«Questa bandiera ha sventolato poco, dalle nostre parti – ha aggiunto Serra –. È appesa negli uffici e davanti ai palazzi, fin qui è stata un simbolo freddo, che non scalda i cuori».

«Ci sono anche in questa piazza idee diverse su come l’Europa deve proteggere se stessa, avere cura dei suoi valori e della sua gente. Il problema è che tutti vogliamo la pace, ma non può esistere pace senza libertà – ha aggiunto il giornalista –. Nessuno può sentirsi in pace, se è oppresso, invaso, sottomesso. Nessuno è libero, sotto le bombe o con un fucile puntato addosso. Niente sospende la libertà degli esseri umani quanto la guerra. La guerra non è solo il contrario della pace, è anche il contrario della libertà. Abbiamo queste due parole preziose tra le mani, pace e libertà, ma non sappiamo bene come usarle senza che cadano a terra, e si rompano, e ci restino solo i cocci – ha sottolineato Serra –. Questa piazza non ha risposte, ma ha ben chiare le domande: è un punto interrogativo di colore blu. Noi siamo la domanda che consegniamo a noi stessi, a chi ci governa, a chi ci rappresenta nel Parlamento italiano e in quello europeo. Chi si illude di avere le risposte in tasca, e sa come si fa la guerra, e sa come si fa la pace, oggi non è qui», ha concluso.

 

 

 

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